L'evento, si legge in una nota dell'UpM, "è servito come punto di partenza per l'Agenda Euro-Med sull'inclusione socioeconomica delle persone con disabilità, un programma che affronterà le cause alla base della discriminazione e stabilirà i presupposti per risposte politiche più inclusive". Tale percorso è ora "più vicino a diventare realtà" entro quest'anno, dopo che i partecipanti alla conferenza di Amman hanno "identificato le aree prioritarie" in cui agire e convalidato "un cronogramma indicativo per la sua approvazione".
Per il sottosegretario generale per le Politiche Sociali e Civili dell'UpM, John Paul Grech, "è essenziale adottare misure per garantire che la disuguaglianza e le discriminazioni non si radichino nella regione euromediterranea, perché possiamo progredire solo se salvaguardiamo i diritti delle persone con disabilità". L'agenda euromed su questo tema, ha aggiunto, è "un eccellente esempio di cooperazione regionale", che "promuoverà misure legislative che contribuiranno a portare a miglioramenti concreti nella vita delle persone con disabilità": Uno dei principali ostacoli all'inclusività, sottolinea l'UpM, è rappresentato dal fatto che, nella regione, tra il 50% e il 90% delle persone con disabilità è disoccupato. (ANSAmed).
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