"Il ministero dell'Interno del governo di accordo ha deprecato l'uscita di un numero di migranti dal centro di accoglienza di Tajoura", scrive il sito dell'emittente riferendosi all'esecutivo riconosciuto dall'Onu e alla struttura bombardata per errore la settimana scorsa dall'aviazione del generale Khalifa Haftar. Il sito riferisce che Bashagha, in dichiarazioni alla stessa Libya Al Ahrar, "ha detto che l'Unhcr (l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati) aveva deciso di far uscire 70 migranti del centro", che ne ospita "circa 400, per rimpatriarli". Ciò "ha spinto un numero di migranti a protestare e a lasciare il centro", scrive ancora il sito sempre sintetizzando le dichiarazioni del ministro, il quale "ha aggiunto che elementi del ministero dell'Interno avevano dovuto evitare di scontrarsi con i migranti e di impedire loro con la forza di uscire per rispetto dei diritti umani". La situazione "ha prodotto l'uscita pacifica di un certo numero di loro" i quali "sono scomparsi nelle strade della capitale", conclude Libya Al Ahrar riferendosi ai 350 migranti allontanatisi (la cifra era stata fornita ieri dall'Unhcr valutando positivamente la liberazione). Il dicastero chiede "a tutti quelli che sono usciti di ritornare al centro perché la loro situazione sia regolarizzata in coordinamento con l'Unhcr", ha aggiunto il sito dell'emittente. (ANSAmed).
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