/ricerca/ansamed/it/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arrivi migranti via mare in Spagna sono triplicati nel 2017

Associazione andalusa diritti umani, 'insopportabili' 250 morti

27 febbraio 2018, 20:49

Redazione ANSA

ANSACheck

Migranti soccorsi in mare arrivano nel porto di Motril © ANSA/EPA

Migranti soccorsi in mare arrivano nel porto di Motril © ANSA/EPA
Migranti soccorsi in mare arrivano nel porto di Motril © ANSA/EPA

ROMA - Canali sicuri per i migranti, attraverso i quali raggiungere l'Europa, senza rischiare la vita nel Mediterraneo. A sollecitarli è l'Associazione Pro Diritti Umani dell'Andalusia (Apdha), che ha presentato ieri il Bilancio migratorio alla Frontiera Sud del 2017, con cifre che attestano la dimensione del dramma.

Gli arrivi via mare sulle coste spagnole si sono triplicati nell'ultimo anno rispetto al precedente, con 22.419 migranti, fino a 28.587 includendo quelli giunti via terra, e quasi 250 persone morte o scomparse nella traversata.

All'incremento corrisponde una diminuzione dei flussi lungo la rotta del Mediterraneo centrale, che tuttavia resta la più battuta, con un numero complessivo di stranieri cinque volte superiore a quelli registrati alla frontiera spagnola, come dimostrano i dati dell'Italia (119.369 persone), seguita dalla Grecia (35.052).

Il coordinatore dell'area di solidarietà internazionale di Apdha, Rafael Lara, ha spiegato che l'aumento della repressione, la persecuzione delle Ong che assistono gli immigrati e "la situazione infernale" in Libia, hanno spinto molti a cercare vie alternative nello Stretto di Gibilterra, anche più pericolose. "Le misure di contenimento dei flussi concordati con i paesi d'origine, la repressione esercitata contro i migranti e i meccanismi di chiusura delle frontiere della Fortezza Europa non sono capaci di fermare le migrazioni forzate di chi fugge da guerra, fame o mancanza di opportunità", ha rilevato il portavoce dell'associazione. Che ha definito "insopportabile" il numero di vittime: 249 morti alla frontiera sud, fra i quali il piccolo Samuel, di 4 anni, il cui corpo 'spiaggiato' apparve nel gennaio dell'anno scorso sulla costa di Barbate (Cadice), mentre quello della madre, Veronique Nzazi, fu recuperato a febbraio in Algeria.

Lara ha posto in evidenza l'importante incremento di arrivi di migranti in Andalusia - 18.090 in totale - in particolare sulle coste di Cadice, dove l'arrivo di 6.289 persone, in gran parte migranti marocchini, ha segnato un aumento del 300% rispetto al 2016. E l'ha messo in relazione con "la situazione di crisi economica e sociale che vive il Marocco da oltre un anno". L'Andalusia è seguita da Melilla (con 4.831 arrivi, soprattutto via terra), dal Levante (2.492), Ceuta (2.438), Canarie (434) e Baleari (302). Apdha ha rilevato anche una diminuzione del numero di donne sbarcate sulle coste spagnole, a fronte di un incremento del 66% dei minori non accompagnati, che "ha evidenziato la mancanza di risorse e strutture adeguate per la loro protezione", si legge nel rapporto.

Il Marocco è il principale paese di origine dei 'sin papeles', seguito da Algeria, Guinea, Costa d'Avorio, Gambia e Siria, paese da 7 anni in guerra e dal quale proviene meno del 12% dei migranti giunti in territorio spagnolo. In generale, il 49% degli stranieri che hanno attraversato la frontiera sud d'Europa nel 2017 proveniva dall'Africa subsahariana. Ed erano subsahariane 99 delle vittime così come i 150 scomparsi in mare, in tutto 217 persone; mentre gli altri 32 migranti che hanno perduto la vita nella traversata erano di origini magrebine. 

Le frontiere delle enclavi di Ceuta e Melilla, in territorio marocchino "sono un campo di sperimentazione delle politiche repressive europee", ha sottolineato il portavoce di Apdha.

"Pagamenti oscuri al Marocco, respingimenti immediati, droni, lame sulle barriere alla frontiera e fosse: sono spazi di arbitrarietà, dove si violano i diritti", ha denunciato Lara.

E ha ricordato che la Spagna è stata ripetutamente condannata dalla Corte europea per i Diritti Umani per la pratica delle così dette 'devoluciones en calientes', i respingimenti a caldo alla frontiera, senza identificare i migranti o dare loro la possibilità di chiedere asilo politico. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

Ultima ora Mondo

Errore 404 - Pagina non trovata - ANSA.it Arrivi migranti via mare in Spagna sono triplicati nel 2017 - Cronaca - Ansa.it
/ricerca/ansamed/it/search.shtml?tag=
Mostra meno
404

Pagina non trovata

Le cause principali per cui viene visualizzata una pagina di errore 404 sono le seguenti:

  • un URL digitato erroneamente
  • un segnalibro obsoleto
  • un collegamento datato proveniente da un motore di ricerca
  • un link interno interrotto non rilevato dal webmaster.

Se riscontri il problema, ti invitiamo a contattarci per segnalarlo.

Grazie.