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Coldiretti a Montecitorio per stop fondi a falso pecorino

Anche Frosinone ha adottato delibere a sostegno vero Made in Italy

15 marzo, 18:36
MADE IN ITALY:COLDIRETTI,NO DA 2.200 COMUNI A FALSO PECORINO MADE IN ITALY:COLDIRETTI,NO DA 2.200 COMUNI A FALSO PECORINO

- ROMA - Sono oltre 2.200, tra cui Frosinone, i Comuni che hanno finora adottato delibere a sostegno del Made in Italy e per chiedere di vietare il finanziamento pubblico di prodotti taroccati fatti all'estero, come il 'falso pecorino'. A questi si aggiungono 12 regioni, 26 province, 41 Camere di Commercio e altri enti. Questi i dati resi noti dalla 'alleanza per il Made in Italy' promossa dalla Coldiretti che, insieme a consumatori, ambientalisti, cittadini manifestano a Roma, davanti Montecitorio.

I segretari generali di Fai, Flai e Uila, condividono i contenuti del documento di Coldiretti per "L'alleanza verso una crescita trasparente e sostenibile dell'Italia", presentato in occasione della mobilitazione. In piazza sono stati portati anche esemplari di caciotta e pecorino prodotti in Romania da una società partecipata dello Stato. Tra i tanti presenti con cappellino giallo, in massa la gli agricoltori della Coldiretti della provincia di Latina, con a capo il direttore Saverio Viola ed il presidente Carlo Crocetti. C'era poi il sindaco di Frosinone Michele Marini, con il gonfalone della città capoluogo.

''Oggi abbiamo fatto una battaglia per dare dignità a chi difende la qualità dei prodotti 'made in Italy', in un momento in cui si stanno ancora pagando le conseguenze dei 15 milioni di danni causati dal maltempo sul territorio della provincia di Roma'' ha detto il presidente della Coldiretti Roma David Granieri.

E' poi arrivato, ha annunciato dal presidente Marini, dal ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera lo stop all'utilizzo di soldi italiani, dopo il caso denunciato dalla Coldiretti della produzione di caciotta e pecorino rumeni da parte della Lactitalia, società partecipata dalla finanziaria del Ministero Simest, che sono venduti nel mondo e fanno concorrenza a quelli realizzati dai produttori italiani, minando la credibilità del marchio Italia.(ANSA).

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