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Clamoroso: hanno provato a far fuori il Nacra 17!

Governo mondiale della vela

Responsabilità editoriale Saily.it

WORLD SAILING, MID YEAR AD ABU DHABI: ALLA FINE PASSA IL NO-CHANGE, VELA OLIMPICA INVARIATA FINO A LOS ANGELES 2028 – Le manovre e gli interessi incrociati nelle riunioni primaverili della Federvela internazionale. Dal tutti contro tutti al tutti insieme forzatamente. Il ruolo (e il commento) degli italiani presenti nel golfo. Il premio alla Fraglia Vela Riva per il Meeting dei record

 

World Sailing festeggia – si fa per dire – il primo Mid Year post-pandemico, in presenza, nella remota location di Abu Dhabi, rischiando un ribaltone clamoroso sul suo tema più controverso: le discipline e le classi della vela olimpica. La notizia è che si è arrivati pericolosamente vicini alla rimozione dello status olimpico del catamarano misto foiling Nacra 17 (quello della medaglia d’oro degli azzurri Ruggero Tita e Caterina Banti a Tokyo 2020), ai Giochi da Rio 2016. E sotto attacco è stata anche un’altra disciplina, appena entrata nel programma olimpico (esordirà a Parigi/Marsiglia 2024): il Kite.

Alla fine il Council, l’assise che riunisce i rappresentanti di tutte le federazioni veliche del mondo, divise in aree geografiche, e nel quale siede l’italiano Walter Cavallucci, è riuscito a impedire un passo che avrebbe gettato la vela nel caos, tra tensioni, ricerca di nuove classi olimpiche, polemiche. Non si è ancora spenta del tutto l’eco della battaglia intorno alla questione monopolio (anche se le azioni giudiziarie e le indagini degli organismi antitrust si sono fermate alle prime concessioni e revisioni della policy di World Sailing), eppure qualcuno ha provato a sparare la bomba. Sotto forma di una Submission che proponeva di mettere “Under review”, quindi sotto esame, Kite e Nacra 17.

Che la minaccia fosse tangibile, benchè clamorosa, lo testimonia il voto opposto di Equipment (contrario) ed Events Committee (favorevole), i cui rispettivi chairman del resto erano gli intestatari della suddetta Submission… Nonchè di un’altra che “salvando” il Kite lasciava sulla graticola solo il Nacra 17. Un bell’esempio della confusione che ancora regna nei comitati della federvela mondiale, per la presenza di personaggi impantanati nei conflitti di interesse.

La Submission che alla fine ha messo tutti d’accordo è arrivata invece da due classi internazionali, il Kite e – udite udite – il 470 (oggi disciplina mista): proponendo il no-change, il mantenimento delle attuali 10 categorie olimpiche del Sailing fino ai Giochi di Los Angeles 2028.

Forte della Recomandation (il parere) favorevole del Board (il governo World Sailing composto dal presidente Quanhai Li e dai suoi sette vicepresidenti), il no-change è stato approvato dal Council. Non senza una discussione dai tratti anche grotteschi. Il membro italiano del Council Walter Cavallucci, lo racconta così: “A sostegno della proposta di mettere under review il Nacra 17 c’è stato chi ha fomentato critiche al cantiere, alla costruzione, ai ricambi, ai costi e alla diffusione della barca. Ma da quale pulpito! Abbiamo reagito, e l’ho detto anche nel mio intervento: la classe non è esente da colpe, sono 8 anni che risolviamo problemi, ma l’idea di cambiare, cercare una nuova classe per la disciplina “catamarano misto” alle Olimpiadi, costringere tutti i paesi ad attendere, impossibilitati a fare strategie, obbligati a nuovi acquisti… Il rimedio sarebbe stato assai peggiore del male. Per fortuna il Council lo ha capito e ha scongiurato questo autogol.”

Tanta confusione per nulla quindi. A Los Angeles 2028 (Long Beach, Belmont Veterans Memorial Pier, la sede della vela) le 30 medaglie della vela saranno assegnate dalle stesse classi di Parigi (Marsiglia) 2024: Nacra 17 misto; 49er maschile; 49er FX femminile; 470 misto; ILCA 7 maschile; ILCA 6 femminile; Formula Kite foil maschile; Formula Kite foil femminile; windsurf iQFOiL maschile; windsurf iQFOiL femminile. I giovani teenager in tutto il mondo che veleggiano su classi di una filiera propedeutica a queste categorie, e le loro famiglie, allenatori, circoli, federazioni, possono stare tranquilli per un po’.

Importante per l’Italia anche l’assegnazione da parte del Board di World Sailing del President’s Development Award 2022 alla Fraglia Vela Riva del Garda, e consegnato al presidente Andrea Camin: “Un riconoscimento del lavoro svolto da quanti, a vario titolo, costituiscono l’anima di Fraglia Vela Riva. Per noi è un giorno importante e ne condivido la gioia e l’orgoglio con il neo eletto consiglio, con quelli che lo ha preceduto, con i dipendenti e con i Soci tutti.”

IL BILANCIO DEL PRESIDENTE ETTORRE – “Sono molto soddisfatto di questo Mid Year, è passata una linea chiara sulla quale noi come Italia abbiamo lavorato: non si puo’ ogni quattro anni cambiare una disciplina olimpica, anche perché s’è visto quanto sforzo ci vuole per dare stabilità a un equipment risolvendo i problemi di qualità di materiali e costruzione, cambiare ancora sarebbe stato fonte di problemi. Non si puo’ mettere in discussione tutto ogni quattro anni, le filiere devono poter lavorare con stabilità.

“L’espressione chiara del Board, e quindi delle nazioni che in esso sono rappresentate, in favore del no-change ha aiutato e anche il Council ha votato compatto. Acquisito il no-change si è deciso di mettere mano a un sistema di maggiori controlli per risolvere i problemi degli equipment ed evitare che ne sorgano di nuovi. Il caso degli alberi dei 49er che ultimamente si rompono con grande frequenza non è ammissibile, i problemi non possono ricadere sugli utenti. Matteo Plazzi nell’Equipment Committee ha fatto un lavoro egregio.

“Nel corso della Conferenza sono state discusse le dinamiche relative alla neo disciplina del Wingfoil, che entra a far parte della famiglia velica in seno alla federazione internazionale della vela, attraverso proprio il riconoscimento dello status di “special event”. Altro importante riconoscimento è stato quello del riconoscimento come “Special Event“ per la Foiling Week, che abbiamo potuto condividere ad Abu Dhabi con la presenza di Luca Rizzotti. Molto importante è stato il gioco di squadra della delegazione italiana.

“Con il Board riunito in presenza ho visto un clima disteso e ciò favorisce il lavoro del presidente Quanhai Li che è sempre molto vicino all’Italia. Speriamo che questo clima di unità sia mantenuto. Siamo onorati e felici infine del riconoscimento dato alla vela italiana con il premio alla Fraglia Vela Riva e devo dire che tutti i rappresentanti italiani in seno a World Sailing hanno lavorato anche stavolta come squadra secondo un piano nazionale e questo è molto importante.”

 

Il presidente World Sailin Quanhai Li tra l'omologo FIV Francesco Ettorre e il council member Walter Cavallucci

Responsabilità editoriale di Saily.it