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Ready Steady Tokyo: perchè 14 azzurri

Vela Olimpica, si fa sul serio

Responsabilità editoriale Saily.it

Tutto (o quasi) secondo le attese. Ecco i nomi di chi c'è e perchè qualcuno è rimasto a casa. Il Consiglio Federale ufficializza la squadra azzurra per il Test Event  
in programma a Enoshima dal 15 al 22 agosto. Le scelte tecniche nel commento del presidente Francesco Ettorre e del DT Michele Marchesini - FOTO

 

Ready, Steady, Tokyo! Come dire: pronti, ai posti, via! Il Test-event, o meglio l'unica vera "preolimpica", l'anno prima dei Giochi nella sede dei Giochi, ha valore doppio, anche se va preso sempre con le molle. Nel 2015 a Rio Francesco Marrai vinse l'"oro" Laser al test-event, e 12 mesi dopo restò per un soffio fuori dalla Medal. E' un test per l'organizzazione, per la meteo (per quanto, singolarmente, le date non coincidano affatto: le Olimpiadi 2020 si svolgeranno tra fine luglio e primi di agosto, queste preolimpiche nella seconda metà di agosto), per la vita, le tensioni, il villaggio. Ancora di più certe scelte tecniche federali vanno lete con attenzione.

Il Consiglio Federale 481 svoltosi a Milano il 22 giugno scorso ha ratificato la proposta della Direzione Tecnica per la composizione della Squadra Azzurra che parteciperà al Test Event Olimpico Ready Steady Tokyo in programma a Enoshima dal 15 al 22 agosto. La FIV ha confermato la partecipazione in tutte le classi già qualificate per i Giochi di Tokyo 2020.

 Il fatto che in alcune classi siano stati portati due equipaggi, e in altre solo uno, è un misuratore delle aspettative anche in vista delle selezioni olimpiche che continueranno nei mesi a venire.

Vediamo classe per classe la situazione.

Doppio Maschile 470 M - 
Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare)
. Per i due della Marina, allenati da sempre dal principale coach FIV del 470 Gabrio Zandonà, una conferma inevitabile visto che sono quasi sempre finiti davanti all'altro equipaggio italiano, che peraltro è cresciuto moltissimo, Matteo Capurro e Matteo Puppo (YCI). Il fatto di non aver portato il secondo 470 testimonia che il gap non è ancora stato colmato. Selezioni aperte, ma G&G in vantaggio numerico e psicologico.

Doppio Femminile 470 F
 - Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini (Marina Militare/SV Guardia di Finanza)
. Situazione speculare tra le ragazze, restano fuori Elena Berta e Bianca Caruso, volitive, in crescita, competitive, ma non abbastanza da raggiungere e superare Benny e Ale. Anche qui usiamo le stesse parole: le selezioni restano aperte, ma D&D (Di Salle e Dubbini) hanno ancora una marcia in più (e sono sempre andate benissimo in passato a Enoshima, il che non guasta!).


Catamarano Misto Nacra 17 foiling
 - Ruggero Tita e Caterina Banti (SV Guardia di Finanza/CC Aniene)
 e Vittorio Bissaro e Maelle Frascari (GS Fiamme Azzurre/CC Aniene)
. Questa scelta, assolutamente inevitabile, ci porta al secondo discorso: nelle classi dove la lotta è più aperta e il divario tra gli equipaggi è minimo, la FIV ha scelto di portare più d'uno a respirare l'aria nipponica. Ruggi e Cate gli imprendibili, diventati più "umani" negli ultimi mesi, avranno il pungolo di Vitto e Maelle, cresciuti soprattutto mentalmente nell'approccio e nel credere alla possibilità. Problemi di abbondanza, sempre meglio avercene.

Windsurf Maschile RS:X M - 
Mattia Camboni (GS Fiamme Azzurre)
 e Daniele Benedetti (SV Guardia di Finanza)
. Discorso analogo nel windsurf maschile, con l'aggiunta che i due gemellini contentendenti sono gli amici di una vita e adesso come non mai sono vicini. Il che, visti i risultati notevolissimi di Mattia, significa che Daniene è cresciuto esponenzialmente. Due campioni, belli e fatti.

Windsurf Femminile RS:X F - 
Flavia Tartaglini (SV Guardia di Finanza)
 e Marta Maggetti (SV Guardia di Finanza). Identico tema, con la classe e l'esperienza di Flavia, che pazientemente e misurando le fatiche aspetta di ritrovarsi tra un anno nella stessa situazione di Rio 2016 (prima al via della Medal) e affrontarla con tutto quello che le è rimasto dentro. E dietro l'irruenza studiata della cagliaritana Marta Maggetti, che da campionessa mondiale junior a Civitavecchia 2013 (stesso anno di Mattia) è adesso al primo bivio importante della carriera. Anche perchè a Parigi 2024 non si sa quale windsurf andrà, e forse avrà i foil, insomma tutta un'altra storia.
 


Singolo Femminile Laser Radial - 
Carolina Albano (RYCC Savoia)
 e Silvia Zennaro (SV Guardia di Finanza)
. Carolina ha ghermito la qualifica all'ultimo respiro ad Aahrus, Silvia ha sempre Rio nelle vene, entrambe non hanno fatto sfracelli internazionali in stagione, e sono attese a qualcosa di più, a iniziare proprio da Enoshima. A chi piace di più il Giappone? La selezione 2020 si gioca anche da questi particolari

Per il Singolo Maschile Laser Standard, attualmente ancora non in possesso della qualifica per Nazione, si attenderanno i risultati del prossimo Campionato Mondiale di classe in programma dal 2 al 9 luglio a Sakaiminati in Giappone.
 Significa che se uno dei nostri qualifica la classe tornerà un mese dopo nel paese del Sol Levante. Non convocati invece equipaggi nelle classi 49er maschile, 49er FX femminile e Finn, ancora senza qualifica per nazione.

Per Francesco Ettore, Presidente FIV
, “Con questa convocazione si apre una pagina importante verso l’obbiettivo finale che è Tokyo 2020. Tanti atleti nelle diverse classi hanno ottenuto il posto per il test event olimpico, questo è il frutto dei risultati raggiunti dai nostri ragazzi che ribadisce la considerazione a livello internazionale che la nostra Federazione ha ottenuto in questi ultimi anni."

Questa è invece l'analisi di 
Michele Marchesini, Direttore Tecnico FIV: 
“Si è chiusa con la finale di Coppa del Mondo di Marsiglia di due settimane fa la fase valutativa per la definizione della squadra al Test Event Ready Steady Tokyo. Andiamo a Enoshima con un team solido, soprattutto in alcune classi, e siamo consapevoli dell’importanza dell’appuntamento. Da ora si inizia a giocare a carte scoperte.


"Non è la prima trasferta che facciamo in Giappone ma questa ha naturalmente un significato particolare, si tratta di una regata ufficiale in flotte di dimensioni Olimpiche, sul campo di regata e nelle date delle Olimpiadi.
 Come Squadra, puntiamo a confermare i risultati di alto livello dello scorso anno. Avere la possibilità e il privilegio di scendere in acqua con due equipaggi in quattro classi sulle sei tra quelle che faranno la trasferta è molto utile, sia per avere conferme sul feeling dei singoli componenti della Squadra con eventi clou e con le acqua Giapponesi, sia per integrare in maniera più completa le conoscenze del campo di regata Olimpico."

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