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Gli italiani raccontano la Mini en Mai

Responsabilità editoriale Saily.it

EXPLOIT A BORDO DI EDILIZIACROBATICA - Il navigatore italiano recupera dopo una partenza conservativa. La Mini en Mai, la prova in solitario considerata più importante del campionato francese dopo la vera e propria Mini Transat, accorciata a 380 miglia rispetto alle consuete 500, a causa del maltempo - VIDEO CAPARROTTI-RIVA-SARDI

SIETE PRONTI A VIVERE LA GRANDE STAGIONE DEI MINI 650, FINO ALLA MINI TRANSAT? STORIE, BARCHE, NAVIGATORI... E' TUTTO SU SAILY TV, CON LA NUOVA WEBSERIE "MINI MANIA"! - DA GIUGNO SU SAILY TV, LA TV DELLA VELA (CE NE SONO ALTRE IN GIRO?)

 

Ottimo risultato di Riva per il suo primo test in Atlantico: anche nel confronto con i francesi, il navigatore milanese si è dimostrato all’altezza dei suoi avversari, confermando il suo talento di giovane promessa azzurra. Dopo una partenza conservativa in 29esima posizione e una prima giornata al quindicesimo posto, Riva riesce a imporre il suo ritmo con una rimonta davvero incredibile, degna di un Valentino Rossi! della vela oceanica!
 
Questa “Mini en Mai”, la regata in solitario più importante del campionato francese oltre la Mini-Transat, era stata accorciata a 380 miglia rispetto alle consuete 500, a causa del maltempo. Nonostante ciò, ci sono stati verificati 5 ritiri, tra cui quello di uno degli altri due equipaggi italiani in gara, Giammarco Sardi su Antistene.
 
La flotta delle 90 imbarcazioni – un numero impressionate per una delle regate oceaniche più affollate di sempre in Classe Mini - ha dovuto vedersela con condizioni molto variabili, dalle ariette a vento sostenuto, che ha fatto spesso segnare velocità a due cifre.
 
Per Riva, atleta della Società Sportiva Utopia ssd e presidente della Classe Mini italiana, questa settima edizione della “Mini en Mai” è stata un campo di prova molto importante. “Sono partito malino, troppo conservativo", dice Alberto, "poi nella prima giornata ho messo troppa tela, nella notte invece ho fatto alcune mosse giuste... e andavo come un aeroplano! Ho recuperato 15 posizioniDopo Glénans ero terzo o quarto, però è stata dura perché perché per un po' non ha funzionato il pilota automatico. Nell'ultimo tratto il vento è calato molto ed è cominciata la lotta per il terzo posto. E' andata bene, direi!".
 
IL COMMENTO DEL PROF PALTRINIERI - “Si sapeva che con condizioni di vento forte Alberto sarebbe andato bene”, commenta Stefano Paltrinieri, il decano dei ministi italiani, “ma quello che mi ha stupito è come si è comportata EdiliziAcrobatica con la andature leggere. Riva è riuscito a tenere a bada quelli dietro e ha rimontato alla fine”.
 
Come prima regata di Alberto in Atlantico su questa barca … direi dieci e lode!”, commenta Ambrogio Beccaria, primo italiano a vincere l’ultima Mini Transat nel 2019, “Alberto ha fatto un lavoro eccezionale sulla barca e si vede! Per quanto riguarda le vele EdiliziAcrobatica è l’unica barca che ha un sistema un po’ più complesso sul fiocco. Questo ha consentito ad Alberto di essere molto veloce sia nel bordo da Rochebonne a Glénans, sia nella parte di bolina con poco vento, che invece era un punto debole per questo tipo di barca di Serie, il Vector, veloce soprattutto con andature sostenute.”
 
Complimenti anche da parte di Riccardo Iovino, CEO di EdiliziAcrobatica e velista: “Il risultato di questa prima regata atlantica, una competizione così complessa, conferma l’indiscutibile valore di Alberto, non solo di velista, ma di uomo determinato a raggiungere i propri obiettivi sempre, anche senza il vento a favore”.

Altre info sulla Mini en Mai.

Costretti al ritiro gli altri due italiani al via: Giammarco Sardi con il suo Maxi di Serie Antistene a causa di una serie di black out del circuito elettronico e Domenico CaparRotti con il vecchio prototipo Giallona per una delaminazione a prua che ha provocato la rottura dello strallo.

VIDEO LE SPIEGAZIONI DI DOMENICO CAPARROTTI

Nella categoria dei prototipi, la Mini en Mai 2021 si  è concluso con la vittoria schiacciante di Tanguy Bourroulec con il Pogo Foiler 969 (la stessa, futuristica barca con la quale Ambrogio Beccaria ha vinto la scorsa edizione della medesima regata l’anno scorso). Bourroulec ha completato il percorso in 380 miglia in meno di 40 ore a una velocità media di 9,6 nodi. Il secondo, Sébastien Pebbelier su Decosail è arrivato con un ritardo abissale di undici ore sul primo. 

Queste le dichiarazioni di Bourroulec al traguardo: "È stato sportivo! Ho sempre avuto tra i 15 e i 25 nodi di vento, sono condizioni toniche. Il sole non c'era. Era così grigio che non ho visto nemmeno le isole Glénan quando sono passato vicino. È stata una gara di velocità ma è stato bello. Ho fatto l'inizio della regata con Pierre Leroy con il suo 1019  però ha rotto la sua deriva vicino a Rochebonne. Peccato, era un bel match. Posso dire che la barca e lo skipper sono pronti per la Mini Transat. La barca è doppiamente vincente, poiché è con questo proto che Ambrogio Beccaria ha vinto l'edizione 2020, per quanto mi riguarda è la mia terza Mini e Mai, la prima che corro tra i prototipi, sono felicissimo di averla vinta “.

VIDEO ALBERTO RIVA

 

VIDEO GIANMARCO SARDI

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