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Giancarlo Pedote: buona la prima

Vende Arctique, l'arrivo

Responsabilità editoriale Saily.it

 

BILANCIO POSITIVO PER GIANCARLO ALLA PRIMA REGATA LUNGA IN SOLITARIO CON L'IMOCA E GLI AVVERSARI DEL PROSSIMO VENDEE GLOBE - Ecco le reazioni a caldo, l'analisi tecnica, come sono andate le cose rispetto al programma della vigilia. 1 clic=1 metro: raccolti 3 km di cavo - VIDEO IN ARRIVO SU SAILY TV

 

L'uomo pianifica e il mare, spesso, scompiglia le carte. Si parte per un triangolone atlantico di 3500 miglia, poi accorciato a 2700, un po'  fuori stagione quindi alle prese con alte pressioni insistenti, o colpacci di vento, i marinai fanno i loro piani ma si sa che là fuori comanda l'oceano. In questo senso, per un navigatore molto meticoloso come Giancarlo Pedote, questo Vendée Arctique, prologo del Globe, quasi tutto è andato secondo i piani, e dunque il bilancio è posotivo. Qua sotto potete leggere direttamente le sue parole a caldo in banchina.

Da parte nostra aggiungiamo che ci è parsa saggia la strategia di partire senza forzare, tornare ad avere sintonia e ritmi uomo-barca-oceano, guardare per un po' come vanno gli altri, e poi, al momento giusto, nel finale, rinfrancato dall'aver superato alcuni (neanche troppo piccoli) problemi all'elettronica, ha messo il piede sull'acceleratore e Prysmian Group ha superato uno, due, tre, quattro concorrenti, dal 13° all'8° posto finale. Per uno che si appresta all'esordio al Vendée non male.

IL COMMENTO DI GIANCARLO - Ha tagliato il traguardo della Vendée Arctique Les Sables d’Olonne stanotte all’ 1:57:50. Lo skipper italiano, con una rimonta di quattro posizioni nella fase finale della regata, ha chiuso la prova in ottavo posto. Dieci giorni nel Nord Atlantico sono stati una buona prova generale per il Vendée Globe, giro del mondo in solitario cha partirà l’8 novembre. Questa regata è stata inoltre la prima occasione per promuovere il progetto solidale 1clic = 1m per aiutare gli abitanti della Dominica a ritrovare l’autosufficienza nella fornitura di elettricità per la popolazione, compromessa a causa dell’uragano Maria. 

Conoscenza della barca e test degli impianti: bilancio positivo - Alla partenza della Vendée Arctique, sabato 4 luglio, Giancarlo Pedote raccontava che il suo obiettivo principale era quello di testare il maggior numero di elementi in vista del Vendée Globe. Ora è tempo di bilanci: "Ho avuto qualche problema agli impianti informatici ed elettronici, legati alle condizioni del mare parecchio complicate nell’andatura di bolina. I colpi della barca sulle onde hanno provocato il malfunzionamento dei piloti automatici – indispensabili per la navigazione in solitario. Ho invece testato positivamente i sistemi di comunicazione, Certus, Iridium e gli strumenti per la navigazione, essenziali su un imbarcazione che tra qualche mese dovrà affrontare un giro del mondo."

Oltre alle verifiche degli impianti tecnici e del materiale indispensabile a bordo, Giancarlo aveva intenzione di aumentare la sintonia con la barca su cui dovrà trascorrere più di tre mesi durante il giro del mondo. "La barca ed io siamo un binomio vincente. Durante questa regata ho incominciato a trovare i miei automatismi e a bordo mi sento come nel salotto di casa mia. È piacevole! Le barche a foil sono dure, ma inizio a capirle sempre di più. So quando la barca mi chiede più potenza e quando è il caso di rallentare."

Una bella rimonta nel finale - "I problemi all’elettronica che ho avuto inizialmente sono stati un freno reale alle performance. Ma nel corso della regata la mia conoscenza della barca è aumentata e migliorata. In quattro giorni, ho superato quattro dei miei avversari: è stato incoraggiante e stimolante al contempo. Grazie ad una buona strategia e un piccolo cambio della meteorologia a fine regata ho avuto veramente la possibilità di liberare la potenza dell’IMOCA." Ha commentato lo skipper di Prysmian Group all’arrivo. 

L’iniziativa solidale: 1 clic = 1 m, il successo più importante - Per Giancarlo Pedote e il suo team, navigare sugli IMOCA e partecipare ad eventi sportivi internazionali non ha solo uno scopo sportivo ma anche e soprattutto solidale. Nel corso del mese di luglio, in accordo con Electriciens sans frontières e Prysmian Group, partner di Giancarlo, si è deciso di evidenziare e promuovere un progetto per raccogliere i cavi elettrici necessari per assicurare nuovamente la fornitura di elettricità agli edifici pubblici e comunitari in tutta Dominica, dopo che quest’isola caraibica è stata devastata da un uragano tre anni fa. L’operazione 1clic = 1 m ha permesso di raccogliere già 3208 metri di cavo. 

Responsabilità editoriale di Saily.it