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"Francis è il più grande" Soldini abbraccia Joyon

Record sulla rotta del the Hong Kong-Londra

Responsabilità editoriale Saily.it

GUARDA 4 VIDEO - DUE LEGGENDE DEL MARE SI PASSANO LA MANO - Francis Joyon col trimarano IDEC Sport ce l'ha fatta: nuovo record Hong Kong-Londra, abbassato di 4 giorni quello di Giovanni Soldini e Maserati Multi 70. IL COMMENTO IMMEDIATO DI GIOVANNI SOLDINI: "Joyon è il mio mito, sono orgoglioso, lo abbraccio!" 

 

Francis Joyon e l'equipaggio del maxi trimarano Idec Sport (oltre allo skipper, Bertrand Delesne, Christophe Houdet, Antoine Blouet et Corentin Joyon, il figlio di Francis) hanno tagliato il traguardo della Rotta del Tè tra Hong Kong e Londra passando sotto il ponte Queen Elisabeth 2 nella periferia ovest della capitale britannica, questa mattina poco dopo le 7:37 locali (le 8:37 italiane). Il tempo totale è 31 giorni, 23 ore, 36 minuti e 46 secondi. E' il nuovo record sulla rotta del tè

Poco meno di 32 giorni per coprire le 12.917 miglia del percorso teorico sull'ortodromica. Molto più lunga la rotta effettivamente seguita : 15.875 miglia corrispondente a una velocità media di 20,7 nodi secondo la cartografia. Tutti numeri che verrano validati dal WSSRC (World Sail Speed Record Council). Migliorano così di 4 giorni e 3 ore circa il record stabilito due anni fa da Giovanni Soldini e l'equipaggio di Maserati Multi 70 che aveva seguito una rotta globalmente più diretta ma meno veloce (15.083 miglia a 17,4 nodi).

Dopo la punta SE dell'Inghilterra, l'entrata nell'estuario del Tamigi, un'ultima notte a bordeggiare di bolina (abbiamo contato una quarantina di virate ) poi il passaggio sotto il ponte Queen Elizabeth 2... E' record!

IL COMMENTO (BELLISSIMO) DI GIOVANNI SOLDINI - Ecco la prima reazione di Giovanni al record di Joyon: "Super congratulazioni a Francis Joyon e all'equipaggio del maxi trimarano IDEC Sport di 105 piedi, che sono arrivati a Londra e hanno conquistato il nuovo record della Rotta del Tè (31 giorni 23 ore 36 minuti 46 secondi)! Nel 2018 a bordo di #MaseratiMulti70 noi abbiamo sofferto parecchio nel Nord Atlantico, mentre loro sono andati alla grande, e alla fine hanno migliorato il nostro tempo di 4 giorni. Davvero tanti complimenti a tutto l'equipaggio!"

Poi Soldini ha aggiunto: "Francis è il più grande, per me un mito! Ha una super barca, ha il record del giro del mondo e ha vinto a 64 anni la Route du Rhum. Per questo sono super orgoglioso di vedere che almeno le prime 12 mila miglia le abbiamo fatte alla grande. Seguire la rotta di Idec per noi è stato come rivivere quella bellissima navigazione un'altra volta. Mi piacerebbe tanto andare ad abbracciarlo a Londra ma sono ai Caraibi x la 600. Buon vento, Gio"

IL PRIMO VIDEO DELL'ARRIVO (ALTRI NE STANNO ARRIVANDO SUL RECORD CON INTERVISTE E RACCONTI)

LA CRONACA - Gli ultimi giorni decisivi. Più che la differenza di lunghezza dei due trimarani (Idec è lungo 105 piedi, contro i 70 di Maserati), un fattore che conta, certo, sono proprio le condizioni meteo nel Nord Atlantico ad aver fatto la differenza. Due anni fa Maserati erano arrivati in una situazione meteo che, come ormai va di moda, era stata battezzata ''the beast from the East'': un potente anticiclone sceso dalle latitudini sub polari sull'Europa del Nord che mandava un gelido vento dei settori orientali, quindi di bolina. Aspetto che Soldini aveva commentato all'arrivo a Londra: ''Anche se ci ha fatto qualche scherzo alla fine del percorso nel Nord Atlantico, Nettuno è stato della nostra parte.''

Dalle Azzorre in poi, Idec invece ha potuto surfare una classica, potente, buriana di ponente alle portanti. E così come anticipato nel nostro precedente articolo (leggi QUI), soltanto negli ultimi giorni, sulle ultime 1.500 miglia del percorso, Idec Sport è riuscito a staccare definitivamente Maserati, sfruttando il passaggio di una delle tante depressioni che spazzano il Nord Atlantico questo inverno. Così le tre ultime giornate di corsa sono da oltre 600 miglia, le più veloci di tutto il viaggio. Condizioni a dir poco epiche: ''ci spostiamo in coperta gattonando.'' ha raccontato Joyon. Per arrivare nella Manica in burrasca con le batterie a terra, senza carburante a bordo per ricaricarle, con l'equipaggio costretto da diversi giorni a mangiare cibo liofilizzati... 

VIDEO Bertrand Delesne, passaggio delle Azzorre

VIDEO Slalom nella zona di separazione del traffico marittimo al largo di Ouessant

VIDEO A 220 miglia del traguardo, Joyon: ''abbiamo tanto vento ed è previsto un rinforzo nel pomeriggio e in serata. Stiamo per rallentare un pochino e arrivare domattina..."

Responsabilità editoriale di Saily.it