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Ambrogio Beccaria 1° Perchè è giorno storico

Mini Transat, Ambrogio l'ha fatto davvero! Nostro primo commento

Responsabilità editoriale Saily.it

LE PRIME PAROLE DI AMBROGIO IN BANCHINA - RIVEDI LA DIRETTA VIDEO DELL'ARRIVO! - Ambrogio Beccaria e 943 Geomag hanno tagliato il traguardo di Le Marin (Martinica) poco dopo le 17:30, trionfando nella categoria Serie- PRIMA VOLTA PER UN VELISTA ITALIANO. IL NOSTRO PRIMO COMMENTO A CALDO - Francois Jambou (865), primo della categoria Proto a una media di 9,22 nodi! Dietro di lui Axel Trehin (945) - JAMBOU: IO, IMPRESSIONATO DA BECCARIA

 

VIDEO: LE PRIME PAROLE DI AMBROGIO IN BANCHINA

 

CHE BELLA LA STORIA!

(16:45) Le prime immagini, si vede 943 Geomag che corre di bolina larga e Martinica sulla prua. Eddai, basta, sono le 16:45, 9 miglia dal traguardo, 94 di vantaggio sul secondo, basta scaramanzia: Ambrogio Beccaria sta per scrivere una pagina fondamentale di storia della vela italiana e di quella oceanica in particolare. Primo velista e navigatore italiano a VINCERE la Mini Transat, primo nella categoria Serie (la più numerosa e competitiva), battendo una marea (non è un termine a caso) di francesi tutti fortissimi e concentratissimi nel provare a batterlo. E' così da due anni: Beccaria che vince tutte le regate della Classe Mini, il circuito francese, premiato al Salon Nautic di Parigi. Osannato, portato in trionfo dai "Galli", una vera e propria popolazione sulle coste atlantiche francesi che ha materialmente riempito le pagine dei libri di storia dello yachting oceanico. I Tabarly, i Peyron, i Poupon, i Coville, i Joyon, i Gabart, i chi più ne ha più ne ha più ne metta, sono tantissimi, troppi, e uno più forte dell'altro, più marinaio, più corridore dei trade winds, globetrotter a vela del pianeta. Bene, da oggi ci siamo anche noi, o meglio c'è anche lui: Ambrogio Beccaria, andato a studiare vela d'oceano dai bretoni, ma sempre italiano. Ecco perchè è un giorno speciale, molto speciale, storico. E noi ci emozioniamo.

(17:10) Tra poco inizierà la diretta, lo vedremo, lo sentiremo, lo guarderemo negli occhi. Prendiamoci allora qualche istante per rifiatare, dopo 13 giorni incollati al tracking e la memoria ferita da qualche precedente incredibile. Nel 2011 Giancarlo Pedote, primo per tutto l'Atlantico, rompe il bompresso l'ultima notte e viene superato dal francese Benoit Marie. Era il favorito, è finito 2°, record di sempre per la vela italiana, ma quanta rabbia, quando dolore, vero, fisico, visibile negli occhi di Giancarlo quella notte a Guadalupa. Due anni prima c'era stato Riccardo Apolloni, cavalcata d'autore, splendido 2°, a sua volta stava per scrivere una pagina unica, e che ti fa? Si addormenta e finisce spiaggiato, a 40 miglia da Bahia. Lo ripescano (nel senso che dei pescatori lo trainano in acqua alta) e finirà 21°.

Ma adesso Bogi fa giustizia di tutto e tutti, pure del disalberamento dell'oro olimpico Jonathan McKee nel 2003 che gli costò la vittoria. Beccaria, come se fosse davvero (e chissà che non lo sia) erede di quel Cesare che scrisse il celebre trattato "Dei Delitti e delle Pene", aggiusta tutto con una Mini Transat 2019 maestosa, suprema, talmente superiore a tutti da meritarsi gli inchini come un sovrano del regno di Alisea, patria di tutti i velisti e i marinai e i sognatori.

Il piccolo grande italiano che vince la piccola grande regata oceanica sogno di generazioni di viaggiatori e avventurieri, è una storia che mette a posto le cose. Anche nei giorni tremendi dell'acqua alta a Venezia, anche di quegli oceani che vanno salvati, anche di chi dal mare cerca pace in terra e trova (a volte) porti chiusi. Dite che non c'entra? C'entra tutto, e sennò ce lo faccio entrare io a forza. Perchè tutto è possibile in una giornata così. Perchè se nel 2009 Pedote arrivò 4° alla sua prima MT a Salvador de Bahia e dieci anni dopo ci è arrivato alla Transat Jacques Vabre con l'Imoca 60 col quale farà il Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo: come dice Christophe Julliand: cosa sta iniziando oggi?

(17:30) La vittoria di Beccaria è la vittoria delle 70 partecipazioni italiane in 42 anni e 21 edizioni di Mini Transat, in tutto 49 velisti, da Antonio Solero, il primo, nel 1977 su un Fortunello di serie di Sciomachen, seguito poi da Alex Carozzo (1985, ritirato), Ettore Dottori (1989), Camillo Calamai (1991), loro sono i pionieri. Beccaria mette la bandiera italiana su questa storia. Solo 12 volte in 70 partecipazioni, gli italiani sono arrivati nei primi 10 posti. E' capitato con lo stesso Solero (9°), poi com il povero Andrea Romanelli (7° nel 1993), il povero Simone Bianchetti (10° nel 1995), Claudio Gardossi (10° nel 1997), Enrico Podestà (8° nel 2003), Andrea Caracci 810° nel 2005), Giancarlo Pedote (4° nel 2009 e poi 2° nel 2013), Alberto Bona (5° nel 2013), Michele Zambelli (10° nel 2013, che annata) e 6° nel 2015), Andrea Fornaro (5° nel 2017), e il resto è storia di oggi. Storia.

La vittoria di Bogi è acqua nelle radici di chi della Mini Transat ha fatto quasi una scelta di vita, una dannata infatuazione, quelli che l'hanno fatta e rifatta: quattro volte a testa signori come Andrea Pendibene, Andrea Caracci e Ettore Dottori; tre volte Ernesto Moresino; due volte Stefano Pellizza, Andrea Gancia, Roberto Varinelli (scomparso nella seconda), Giancarlo Pedote, Simone Gesi, Alberto Bona, Michele Zambelli, Federico Cuciuc, Andrea Fornaro, e... certo: sua maestà Ambrogio Beccaria. La vittoria - anche - della Classe Mini italiana, della Federazione Italiana Vela che da qualche anno ha seguito le vicende dei "ministi" concretamente (a La Rochelle avevano tutti i giubbini FIV). E adesso, diretta sia, festa dell'arrivo. Ubriachiamoci. Poi domani, o forse tra qualche tempo, comprenderemo meglio cosa è successo davvero. (Fabio Colivicchi)

I FRANCESI LO SCRIVONO COSI' (IN LINGUA ORIGINALE, VOLUTAMENTE): LE GRAND VAINQUEUR -  "Ambrogio Beccaria à bord de Geomag, le premier Série, a franchi la ligne d'arrivée de la deuxième étape de la Mini-Transat La Boulangère ce vendredi à 17h 31 min 48 secondes (heure de métropole) au Marin. Son temps de course est de 13 jours, 01 heure, 58 minutes et 48 secondes. Sa vitesse moyenne depuis Las Palmas de Gran Canaria est de 8,53 nœuds (sur l’orthodromie). Son temps de course cumulé sur les deux étapes est de 21 jours, 21 heures, 50 minutes et 55 secondes. Ambrogio est le grand vainqueur (avant jury) en Série de la 22ème édition de la Mini-Transat La Boulangère."

IL TAGLIO DELLA LINEA DA RIVEDERE

 

16:52: LE PRIME IMMAGINI! ECCOLO, BECCARIA CON MARTINICA BENE IN VISTA A PRUA, E UNA BOLINA LARGA VELOCE, RIPRESO DAL MOTOSCAFO DOVE CI SONO IL SUO COACH STEPHANE CONTE, LA SUA FIDANZATA VITTORIA, AMICI E PARENTI!

 

VENERDI 15.11 ORE 16:30, QUI IL SEGNALE DELLA DIRETTA DELL'ARRIVO DEL VINCITORE DELLA CATEGORIA SERIE... E SAPETE CHI E'... - Ambrogio alle 16:30 è a 10,2 miglia da Le Marin, e va a 7,2 nodi di velocità...

 

VENERDI 15.11 ORE 13:30, BOGI A 30 MIGLIA, NAVIGA A 5 NODI, ARRIVO STIMATO DOPO LE 18? - Noi non stiamo più nella pelle, e voi? E tutta la vela italiana che soffia sulle vele di 943 Geomag? Ancora un piccolo sforzo, ancora una "gita" di 30 miglia, come Argentario-Fiumicino, e Beccaria metterà la firma su qualcosa di speciale. A dopo! A proposito: siamo tantissimi in questa situation room a seguire in diretta l'arrivo.

QUI ANCHE IL SEGNALE VIDEO DELLA DIRETTA FACEBOOK DELL'ARRIVO DI AMBROGIO

VENERDI 15.11 ORE 10:00, E' IL GIORNO DI AMBROGIO! - L'ARRIVO DEL PRIMO PROTOTIPO CHE ESALTA IL VELISTA ITALIANO - Alle 17:00 di giovedi 14, Francois Jambou (865) ha tagliato la linea del traguardo, è il primo a Martinica, ed è il vincitore della categoria Proto (in attesa di validazione della Giuria). Il suo tempo sulla rotta Las Palmas-Le Marin: 12 giorni, 2 ore, 27 minuti e 7 secondi, a una media di 9,22 nodi! Dietro di lui, 12 ore e 51 minuti dopo, è arrivato alle 6:51 (ora europea) di oggi Axel Trehin (945), che aveva vinto la prima tappa. La sua media 8,8 nodi.

Ma questo venerdi promette di aprire alla vela oceanica italiana le porte della storia: Ambrogio Beccaria (943 Geomag) alle 10 è a 58 miglia dal traguardo, ha strambato verso le 9, va a 9,2 nodi di velocità con un VMG di 8,6 quindi molto diretto verso Martinica, che tra un paio d'ore dovrebbe avvistare anche a occhio nudo: "Terra!!" immaginiamo le emozioni, possiamo solo immaginarle e cercare di viverle insieme a lui. A questa velocità Bogi avrebbe circa 6 ore per il traguardo, quindi pomeriggio di oggi, tra le 15 e le 18, dipende dal vento, specie nel tratto finale un po' sottovento a Le Marin. Ma la festa ormai, a Beccaria, Les Italienne, Untouchable, Impresionnante, come volete voi, non puo' togliergliela più nessuno. A circa 50 miglia dall'arrivo e con 85 miglia di vantaggio sul secondo, Nicolas D'estais... Perchè la storia? Ve lo spieghiamo oggi pomeriggio...

QUI LA GALLERY CON LE PRIME FOTO DEGLI ARRIVI DEI PRIMI DUE PROTO: EMOZIONE PURA!

A terra tutto è pronto, ma sentite cosa ha detto il vincitore Proto Francois Jambou all'arrivo.

IL CUORE DEL NAVIGATORE - Francois ha 35 anni, ha vinto la Mini Transat e all'arrivo, emozionato, stanco e felice ha detto queste poche semplici ma indimenticabili frasi nelle quali c'è tutto il sale che scorre nelle vene di questi marinai: "Devo ancora realizzare ciò che ho fatto. Tutti i sacrifici che ho fatto negli ultimi anni prendono improvvisamente senso oggi. Ho dedicato tutto a questa regata: mi sono licenziato e sono senza stipendio da un anno, ultimamente non sono stato tanto presente con mio figlio che ha tre anni, la mia compagna è stata unica, senza il suo supporto non avrei mai potuto affrontare questa impresa. Questa vittoria, adesso, mi cambierà la vita!"

SULLA REGATA - "Per mia natura non sono un folle, non mi andava di spingere troppo la barca, all'inizio soprattutto ho tenuto il piede sul freno, mi dicevo: prudenza. Quando pensavo che mancavano 1500 miglia al traguardo non avrei avuto voglia di farle con attrezzatura di fortuna, quindi primo non rompere. Noi siamo dei marinai prima che regatanti. E' stata una navigazione formidabile, tutta alle portanti, costante, la barca planava in continuazione, questo mi ha aiutato per la parte più difficile, quella mentale, gestire lo stressa della competizione. E' stata una esperienza totale, ho l'impressione di aver fatto progressi enormi, di aver compreso molte cose, e questo è molto gratificante.

"La Mini Transat è la corsa della mia vita. Non ho mai sognato di fare la Route du Rhum o il Vendée Globe. Sono arrivato a navigare tardi, intorno ai 16 anni. Per me, la Mini Transat è stata sempre la gara di tutti e ho pensato che avrei potuto farla un giorno. Vincere questa gara è pazzesco!"

IO, IMPRESSIONATO DA BECCARIA - Ed ecco le straordinarie parole di Jambou per il velista italiano: "Se c'è qualcuno che mi ha impressionato in questa regata, quello è Ambrogio. Penso che sia il miglior marinaio che abbia mai visto. E' impressionante. Correre con una barca di Serie come se fosse il migliore dei Prototipi, è stato il momento magico della gara. Correva forte, era con noi, o avanti a noi! Mi ha completamente allucinato. Ovviamente quando il vento è un po' calato, con la mia barca più potente e più leggera ho preso le distanze. Credo che Ambrogio abbia consacrato il livello eccezionale che c'è sui Mini e ciò è un bene per la classe, è un bene per lo sport."

THOMAS GASCHIGNARD ABBANDONA LA BARCA, RECUPERATO DA BATTELLO ASSISTENZA - Non manca una cattiva notizia, il 26enne TGaschignard è stato costretto ad abbandonare la barca che faceva acqua dal timone rotto e con problemi di pilota automatico, ed è stato recuperato da una delle barche assistenza al seguito. Sta bene.

VIDEO ARRIVO DEL PRIMO PROTO FRANCOIS JAMBOU

 

VIDEO ARRIVO DEL SECONDO PROTO AXEL TREHIN

 

PIU' TARDI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI

 

GIOVEDI 14 ORE 14:00: BOGI A 200 MIGLIA DA LE MARIN, +105 MG IL VANTAGGIO - Mentre il primo Proto, Francois Jambou (865), è atteso all'arrivo stasera (gran bella giornata per David Raison: nello stesso giorno ha vinto la Mini Transat Proto e la Transat Jacques Vabre in Class 40...!), prosegue con strambate miratissime la rotta di Ambrogio Beccaria (943 Geomag), che guadagna ulteriormente terreno, ora è a +105 miglia da Nicholas D'Estais, +108 da Benjamin Ferrè, +126 da Felix De Navacelle (considerato dopo la prima tappa il rivale più temibile)... Prossimo rilevamento ore 15: QUI IL TRACKING

GIOVEDI 14.11 ORE 10:30: E I FRANCESI DICONO: "AUTORITÉ IMPRESSIONNANTE" - Ambrogio Beccaria e 943 Geomag sono a 238 miglia dall'arrivo di Le Marin, e il vantaggio sul primo inseguitore è salito a 102 miglia (quasi metà distanza dal traguardo!). Il comunicato di questa mattina dell'organizzazione francese dice così (tra i denti): "Dall'inizio della seconda tappa, Ambrogio Beccaria (943) ha guidato sempre la classifica con una unica eccezione (il 3 novembre alle 4:00 UT)! Quanto basta per dire che lo skipper italiano ha dimostrato un'enorme autorità nel tenere lontani i concorrenti con scelte molto acute. Potrebbe giungere a Le Marin venerdì 15 intorno alle 17 ora europea, e ottenere una superba doppietta doppio dopo la vittoria della prima tappa. Il 2° e il 3° posto saranno probabilmente contesi fino alla fine tra Benjamin Ferré (902) e Nicolas d'Estais (905)."

MERCOLEDI 13.11 ORE 17:00 - L'abbiamo aspettata, seguito le qualifiche, siamo andati alla partenza, abbiamo sentito tutti gli italiani, individuato i favoriti, raccontato la prima tappa e atteso il via della seconda, quindi vissuto insieme a voi ilmsuo sviluppo. In un certo senso monotono: Beccaria, Beccaria, Beccaria. In testa da primo miglio, ancora sottovento a Gran Canaria, sempre primo per 10 giorni. E adesso ci siamo, il navigatore italiano è a 370 miglia dal traguardo all'entrata dell'insenatura di Le Marin, sull'Isola della Martinica. Arrivo stimato al ritmo attuale: tra la mattinata e il pomeriggio di venerdi 15 novembre.

Prima di Bogi arriveranno a Martinica Francois Jambou (865, il Proto di Raison già vincitore due anni fa) e probabilmente anche il secondo Proto, Axel Trehin (945, progetto Lombard, il vincitore della prima tappa a Las Palmas). Beccaria, salvo colpi di scena, sarà il terzo assoluto sul traguardo, oltre che vincitore della categoria Serie. Ci sarà tempo per raccontare le ultime miglia, le news, le prime immagini, le prime voci da Martinica.

Saily lancia oggi su questa pagina una SITUATION ROOM, sul modello di quella nei sotterranei della Casa Bianca: da qui passeranno tutte le notizie e gli aggiornamenti nei prossimi due giorni, una copertina "in diretta", occhio al tracking e a Le Marin.

Le previsioni per i prossimi giorni annunciano un calo dell'aliseo nell'avvicinamento ale Indie occidentali e il gioco degli ETA (Estimated Time of Arrival) sarà complicato. Per il momento, gli ultimi tracking, da prendere con le molle, vedono François Jambou (865) previsto all'arrivo giovedi intorno a mezzanotte (ora europea). Tranne imprevisti, per François si prefigura una brillante vittoria per la sua seconda partecipazione al Mini-Transat La Boulangère. Axel Tréhin (945), 2° Proto, è a oltre 100 miglia di distanza, mentre la lotta per il 3° posto è intensa tra Erwan Le Méné (800) e Morten Bogacki (934).

Tra le barche di Serie, Ambrogio Beccaria (943 Geomag, Pogo 3) è stato costantemente in testa al momento e il divario con i suoi inseguitori rimane costante e notevole, intorno alle 80 miglia, un quarto della distanza al traguardo. Dietro di lui molti concorrenti lottano per il podio di questa seconda tappa a partire da Benjamin Ferré (902), Nicolas D'Estais (905), Felix de Navacelle (916), Pierre Le Roy (925) e Guillaume Quilfen (925).

GLI ITALIANI - Luca Rosetti è 12° Proto; Daniele Nanni 34° Serie; Luigi Dibini 50° Serie; Alessio Campriani 57° e Marco Buonanni 58° Serie (con un timone solo). Ritirato Matteo Sericano a Capo Verde.

I due che hanno disalberato, Julien Berthélémé (742) e Irina Gracheva (579), navigano sotto jury rig di fortuna verso l'arrivo. Se Julien riesce a mantenere una velocità nell'ordine dei 6 nodi, Irina va a meno di 5 nodi. Infine, una barca di assistenza ha raggiunto Anne Beaugé (890). La giovane velista dovrà arrampicarsi sull'albero per una riparazione, e poi ripartire.

TRACKING 

LA STORIA DELLA MINI TRANSAT: 21 EDIZIONI IN 42 ANNI; GLI ITALIANI

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