/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Serbia, per osservatori irregolarità e acquisto di voti

Serbia, per osservatori irregolarità e acquisto di voti

Spn chiede ripetizione del voto amministrativo a Belgrado

BELGRADO, 18 dicembre 2023, 20:11

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Per gli osservatori internazionali, le elezioni parlamentari e locali di ieri in Serbia, pur se tecnicamente ben organizzate e con l'offerta di una adeguata scelta politica agli elettori, hanno fatto registrare irregolarità, compreso "l'acquisto di voti" e "l'inserimento di schede nelle urne". In una conferenza stampa a Belgrado, all'indomani del voto che ha sancito una generale larga affermazione del partito del progresso serbo (Sns) del presidente Aleksandar Vucic, gli osservatori hanno parlato al tempo stesso di "casi isolati di violenza" e di "accuse sul trasporto di elettori per sostenere il partito al potere nelle elezioni locali". Della missione di osservatori facevano parte inviati dell'Osce/Odihr, del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa.
    Altre irregolarità riscontrate, secondo gli osservatori internazionali, sono state votazioni di gruppo e la violazione del segreto del voto, mentre il livello del dibattito politico in campagna elettorale è risultato basso. E' stato inoltre rilevato come il partito di governo (l'Sns di Vucic) abbia goduto di un vantaggio sistematico che ha creato condizioni ingiuste nella campagna elettorale, dominata dal "coinvolgimento decisivo del presidente serbo" Aleksandar Vucic, cosa che ha garantito un vantaggio illecito al suo partito. Ciò, è stato sottolineato, ha suscitato preoccupazione dal momento che il presidente, pur non essendo candidato, ha partecipato molto attivamente alla campagna elettorale offrendo in tal modo un notevole vantaggio a uno dei partiti in lizza (l'Sns). "Tutto ciò non rispetta le condizioni di correttezza in una competizione elettorale, poichè il presidente dovrebbe essere una figura neutrale che rappresenta l'unità nazionale".
    Denunciando la "forte retorica" presente nella campagna che ha preceduto il voto - una campagna molto polarizzata e caratterizzata dalla diffusione di paure - gli osservatori hanno poi criticato la scarsa efficacia degli organi di vigilanza sui media, e si sono detti preoccupati per "gli attacchi e il linguaggio adottati nei confronti dei giornalisti e i rappresentanti della società civile". Alla domanda se tali irregolarità siano sufficienti per l'annullamento del voto, il capo della delegazione dell'Osce/Odihr Albert Jonson ha detto che gli osservatori non sono nella posizione di poter parlare sugli eventuali effetti di una tale situazione. "Abbiamo delle raccomandazioni da fare, che riteniamo molto importanti. Al termine della missione resteremo in contatto con le autorità della Serbia", ha osservato Jonson. E riguardo alle accuse relative al presunto trasporto organizzato di elettori non residenti per votare a Belgrado a favore dell'Sns, Jonson ha detto che gli osservatori sono a conoscenza di tutto ciò, anche se il mandato della missione era di monitorare le elezioni parlamentari. 'La Serbia contro la violenza', principale cartello delle opposizioni, ha chiesto oggi l'annullamento e la ripetizione del voto amministrativo di ieri a Belgrado, vinto dall'Sns, denunciando gravi brogli e irregolarità. Stando a tali accuse, oltre 40 mila persone senza residenza nella capitale sarebbero state condotte a Belgrado (dall'entità serba della Bosnia-Erzegovina) per votare a favore dell'Sns, il partito del presidente Vucic, falsando in tal modo drasticamente il risultato della consultazione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.