La Slovenia intende sostituire la recinzione con telecamere di sorveglianza e droni e un piano operativo in questo senso è atteso entro la fine di giugno. La recinzione si estende attualmente per 196 chilometri.
I residenti nelle aree vicino al confine, attivisti per i diritti umani e ambientalisti avevano protestato contro la costruzione della barriera perché isolava le comunità, rendeva difficili i collegamenti tra le due parti del confine, danneggiava il turismo e l'economia e rappresentava una minaccia per la vita dei migranti, ma anche per gli animali selvatici. La barriera ha anche danneggiato le relazioni con la Croazia, che ha lanciato diversi appelli per la sua rimozione.