Percorso:ANSA > Mare > Crociere e Traghetti > Tirrenia: Cin e Moby depositano istanza di concordato

Tirrenia: Cin e Moby depositano istanza di concordato

Giudici fallimentari Milano decideranno su ammissione

15 giugno, 14:14
Tirrenia: Cin e Moby depositano istanza di concordato Tirrenia: Cin e Moby depositano istanza di concordato

 Cin, la Compagnia italiana di navigazione del gruppo Onorato, ha depositato al Tribunale fallimentare di Milano la proposta definitiva di concordato preventivo e nel pomeriggio di oggi, a quanto si è saputo, sarà depositata anche quella di Moby. I giudici fallimentari dovranno, poi, decidere sull'ammissione delle due proposte di concordato. La proposta definitiva di Cin è stata depositata al Tribunale fallimentare con "l'attestazione" prevista in questi casi e per Moby, sempre gruppo Onorato, la richiesta di concordato sarà depositata nelle prossime ore. Ora i giudici fallimentari dovranno decidere sull'ammissione delle due proposte e, in caso di via libera, partirà la lunga procedura, della durata di alcuni mesi, con 'passaggi' obbligati come l'adunanza dei creditori. A fine maggio, dopo la richiesta di fallimento per Cin da parte della Procura di Milano col pm Roberto Fontana, si era saputo che Cin avrebbe chiesto il concordato per evitare il fallimento. Il 6 maggio, il Tribunale milanese aveva concesso un rinvio per lasciare il tempo alla società di trovare un accordo di ristrutturazione del debito con i commissari straordinari di Tirrenia in amministrazione straordinaria (Cin ha 180 milioni di euro di debiti nei confronti dell'ex Tirrenia). Accordo che in quei giorni sembrava vicino e che poi era saltato. Da qui la strada del concordato in continuità, la stessa che aveva già scelto anche Moby. Nei giorni scorsi, tra l'altro, si era saputo che i commissari di Tirrenia avevano intentato una causa civile con un atto di citazione nei confronti di Moby per riuscire a riscuotere un credito da 60 milioni di euro che Cin vanta con la stessa Moby. Aldilà del procedimento davanti al Tribunale fallimentare, comunque, la Procura, che aveva già chiesto il fallimento della compagnia, si può muovere autonomamente sul fronte penale per andare a verificare eventuali irregolarità. (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA