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Toninelli:progetto Marghera non esiste,presto una soluzione

Scelta guarda a turismo e ambiente. Incontro a Roma con Musolino

03 giugno, 20:33
Toninelli:progetto Marghera non esiste,presto una soluzione Toninelli:progetto Marghera non esiste,presto una soluzione

 L'unica cosa certa è che nelle grandi navi non devono più passare dalla Giudecca e transitare davanti piazza San Marco. L'incontro a Roma tra il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, con il presidente dell'autorità portuale del mare Adriatico settentrionale Pino Musolino è stato interlocutorio ma è servito per un primo confronto sulle soluzioni alternative. Tra le quali al momento non esiste quella del cosiddetto "Progetto Marghera" che - spiega il ministro dei Trasporti in risposta alle polemiche politiche - "non esiste e non è mai esistito". Questo - aggiunge - "significa che il sottoscritto e il mio ministero non hanno mai bloccato nulla". In realtà l'ipotesi, avanzata nel 2017, non è ancora stata formalizzata in alcun modo: come dire non è su nessuna carta e quindi non può essere applicata. Ma l'incidente di ieri ha certamente accelerato una soluzione sul dossier delle Grandi Navi a Venezia. "La seconda notizia - ha concluso Toninelli - è che continuiamo a lavorare per una soluzione finalmente definitiva che porti fuori le Grandi Navi da Venezia". "Siamo finalmente prossimi a una scelta - annuncia poi il ministro - che terrà assieme le esigenze del settore turistico, la protezione dell'ambiente e del paesaggio". Al momento sulla soluzione c'è uno stretto riserbo. Alla riunione durata circa 3 ore - presenti oltre a Toninelli e Musolino, il comandante della capitaneria di porto di Venezia Piero Pellizzari in video conferenza e il provveditore alle opere pubbliche Roberto Linetti. Ma non sono filtrate le ipotesi sul tappeto. "E'andata molto bene però per qualsiasi dichiarazione vi rinvio al ministro", ha detto Pino Musolino. "Sono stati fatti numerosi ragionamenti, c'è in corso un'analisi approfondita da parte del ministero. La rimando alle valutazione del ministro e alle indicazioni che ha deciso di diffondere il Mit". E proprio al ministero - ha spiegato Musolino - spettano le decisioni mentre "noi lavoriamo come supporto tecnico al 100% del ministero". Le ultime soluzioni tratteggiate, anche se non formalizzate, sono quelle di qualche anno fa del cosiddetto "comitatone". L'idea era quella di non fare passare più le grandi navi dalla bocca di Porto del Lido, passando in bacino san Marco e nel canale della Giudecca, ma dalla bocca di Porto di Malamocco e, percorrendo il canale dei Petroli, fermandosi a Marghera. Ma si ipotizzavano anche altre sotto-soluzioni a seconda del tonnellaggio delle crociere: le super-navi da avviare sul percorso Malamocco-Canale Petroli-Marghera; quelle tra 55mila e 96mila tonnellate - tipologia che il mercato crocieristico considera ormai obsolete - sullo stesso percorso, proseguendo poi per il Canale Vittorio Emanuele - ma bisognava capire se il progetto doveva sottostare alla Via -, e raggiungendo infine l'attuale porto della Marittima. Nessun cambiamento per le navi extra-lusso, di categoria più piccola e 'green', che continuerebbero ad arrivare alla Marittima. Nella fase transitoria, stimata allora in circa tre anni e mezzo, sarebbero state consolidate le limitazioni già in vigore sul canale della Giudecca. (ANSA).

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