Trasporti: Fedarlinea, peso carburanti 3 volte costo lavoro

(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Il vero problema per le aziende armatoriali è il "costo dei carburanti che incide sul bilancio per tre volte il costo del lavoro" e compensa i seppur lievi segnali di ripresa del settore registrati nel 2013, dopo un "2012 stagnante". E' l'analisi di Michele Ruggieri, presidente e amministratore delegato di Fedarlinea, l'associazione degli armatori pubblici.

L'organizzazione delinea lo scenario dei prossimi anni per il settore del cabotaggio e oltre al costo dei carburanti indica come spinosa la questione del caro-traghetti che si propone sistematicamente durante la stagione estiva. Sul fronte del risparmio energetico "le aziende stanno cercando tutte le soluzioni tecnico-operative che possano portare ad un contenimento del consumo di carburanti - afferma Ruggieri - come la sostituzione delle eliche delle navi che consenta un risparmio energetico". Quanto al caro-tariffe, per il numero uno di Fedarlinea, "l'attenzione degli armatori è rivolta ad evitare l'aumento delle tariffe. Sono confidente che, anche attraverso un dialogo costante con le autorità politiche, si possano trovare soluzioni adeguate". Per Ruggeri inoltre il rischio che si costituisca un cartello tra le società di trasporto marittimo per contenere i prezzi dei biglietti, è minimo. "Le tariffe sono prevalentemente regolamentate da atti concessori - conclude - quindi il margine per gli armatori è limitato. Non credo che vi sia il rischio cartello se teniamo conto dell'evoluzione dei prezzi negli ultimi anni".(ANSA).