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Ucraina:Cosulich, cereali e metalli via da Mariupol con ferrovia

Agente genovese, viaggio fino a Croazia poi via nave

20 aprile, 14:36
Una nave della Fratelli Cosulich Una nave della Fratelli Cosulich

"Quando siamo entrati nel mercato siderurgico abbiamo stretto rapporti con il gruppo ucraino Metinvest ma purtroppo la loro fabbrica è a Mariupol sotto le bombe. Dobbiamo aiutarla a esportare i nostri prodotti (non solo siderurgici, perché ha esportazioni di grano molto importanti) e stiamo lavorando a un piano B. Dato che nei porti di Mariupol, Odessa e Nikolaev non possiamo andare, abbiamo avuto incontri con le ferrovie ceche e polacche per trasportare via treno questi prodotti e portarli in Croazia". Lo ha detto Augusto Cosulich, amministratore delegato della Fratelli Cosulich che per trasportare l'acciaio dall'Ucraina ai laminatoi italiani, compreso quello del gruppo, a San Giorgio di Nogaro, aveva acquistato sette navi, bloccate dalla guerra. A margine del seminario del gruppo Giovani di Assagenti, ha spiegato il cambio di strategia. "In Croazia abbiamo aree di distribuzione e nostre società di spedizione e vogliamo fare partire da lì le navi. Trovare soluzioni alternative è il nostro lavoro. Per quanto riguarda le bramme di acciaio la situazione è più complicata e bisogna ricorrere ad altri mercati". Le navi potranno essere impiegate su altre linee, con profitto visto che i noli sono alti, ma una, la Tzarevna, è ancora bloccata nel porto di Mariupol. "Abbiamo ridotto l'equipaggio da 20 a 5 che sono ancora lì, gli altri 15 sono arrivati a casa con un corridoio umanitario" dice l'imprenditore che sottolinea l'importanza di un piano B. "Se non arrivano le bramme - completa - si fermano i laminatoi italiani con conseguenze sul cliente finale, che sia Fincantieri per costruire le navi o Fiat per le auto". (ANSA).

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