(ANSA) - GENOVA, 29 NOV - Una carta dei servizi portuali da
sottoscrivere fra tutti i soggetti che operano in porto e un
incubatore di startup legate all'attività logistica. Sono le due
proposte, concrete, lanciate da Alessandro Pitto, presidente di
Spediporto, l'associazione degli spedizionieri del porto di
Genova agli Stati Generali dell'economia a Genova, a palazzo
Ducale. L'idea della Zes, la Zona economica speciale che
Spediporto avrebbe voluto fosse istituita a Genova per ora è
accantonata visto che il governo le ha approvate solo per il Sud
dell'Italia, ma ci sono altre idee per "aumentare la
competitività di Genova citta e del porto". La prima è appunto
una carta dei servizi portuale. "Cioè concordare fra tutti gli
operatori - spiega Pitto - un documento che preveda chi deve
fare cosa, procedure condivise, tempi condivisi e certezza dei
costi. Supportata da una piattaforma informatica potrebbe
garantire un ulteriore incremento di efficienza delle attività
portuali, perché è importante non solo la banchina ma come si
usa". E potrebbe essere utile anche per comunicare agli
operatori esteri l'affidabilità dello scalo, visto che, racconta
Pitto, "a Hong Kong la settimana scorsa ci hanno espresso ancora
timori di inaffidabilità sul porto di Genova per gli scioperi,
quando da vent'anni non ce n'è più stato uno". L'altra proposta
è un incubatore di startup specializzate nella logistica.
"Un'iniziativa già presa da altri porti e che si potrebbe
attuare mettendo a fattor comune competenze, risorse e qualche
capitale, per dar vita appunto a startup focalizzate su progetti
legati alla logistica".
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA