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Porti: Autorità Ravenna, Maestri (Possibile), cosa succede?

'Più che di commissariamento si tratta di normalizzazione'

28 settembre, 19:07
(ANSA) - BOLOGNA, 28 SET - "La riforma della portualità è legge dal 15 settembre scorso. L'avviso pubblico (n.b.: non avente valore concorsuale) emesso dal ministro Delrio per raccogliere candidature e curricula dei potenziali presidenti delle nuove 15 Autorità di Sistema Portuale, è scaduto il 4 settembre. 3 nomine (in realtà si tratta di conferme) sono già state fatte ma Ravenna resta al palo. Ravenna, che non può certo permettersi il blocco dell'attività dell'ente portuale, ha conosciuto la vicenda assai opaca della rimozione del manager Galliano Di Marco, persona competente, capace e soprattutto autonoma dai poteri forti, e il successivo commissariamento, con il comandante della capitaneria di porto, forza preposta allo svolgimento anche della funzione di polizia giudiziaria sull'area portuale, messo a fare il presidente di un ente su cui dovrebbe vigilare".

A dichiararlo è il deputato di Possibile Andrea Maestri, che sull'Autorità Portuale è più volte intervenuto, anche in sede parlamentare con interrogazioni al Ministro Delrio al quale ha chiesto, invano, chiarezza e spiegazioni. "Più che di un commissariamento si ha l'impressione che si tratti di una normalizzazione - aggiunge - pretesa dal partito egemone per ristabilire e mantenere gli equilibri di interessi che governano lo scalo ravennate. Diverse società, riconducibili a 3 o 4 imprenditori privati in tutto, hanno il controllo (e le mani) sulle banchine e sulle aree retrostanti, imprescindibili per la movimentazione dei traffici portuali. Galliano Di Marco coraggiosamente aveva messo in discussione un sistema in cui l'ente pubblico, strettamente controllato dagli enti territoriali egemonizzati dal PD, in un recente passato anche attraverso una sorta di commissario politico interno, garantiva quell'equilibrio, spostato abnormemente sugli interessi di qualche industriale. Fatto fuori Di Marco, sembra che si sia ritornati all'antico. Lo denuncio con forza e con preoccupazione. I cittadini ravennati devono sapere che la loro Autorità di Sistema Portuale, ente pubblico, non è la casa trasparente che dovrebbe essere e sta vivendo un momento di gravissima difficoltà , con un clima aziendale deteriorato e, non ultime, problematiche anche di rilevanza penale se è vero che con una frequenza sempre maggiore l'ente è visitato dalle forze dell'ordine - conclude Maestri -. E allora, di nuovo, chiedo - nell'ordine - a Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture, Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna e Michele de Pascale, Sindaco di Ravenna o, se preferite, chiedo al PD, da Roma in giù: cosa sta succedendo nel porto di Ravenna?". (ANSA).

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