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Porti: Spezia; Forcieri, Ap si occupino anche di logistica

'Recuperare i traffici perduti è possibile'

15 dicembre, 22:44
Il porto di La Spezia (ph Enrico Amici) Il porto di La Spezia (ph Enrico Amici)

(ANSA) - LA SPEZIA, 15 DIC - Ottantaquattro pagine di progetti, planimetrie e proposte per lo sviluppo del porto della Spezia nell'ottica del nuovo piano nazionale. Tanto è grande il fascicolo inviato nei giorni scorsi dall'Ap spezzina alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per dare il proprio apporto al Piano Nazionale della Portualità e della Logistica.

Nel fascicolo si parla di internazionalizzazione del porto e affermazione del ruolo europeo nell'ambito delle reti Ten-T, della realizzazione di infrastrutture a impatto sostenibile anche attraverso forme di partecipazione privata all'investimento, di efficienza delle operazioni portuali, di incentivazione dell'intermodalità.

Per Spezia: interventi in infrastrutture di banchina, quelli per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali, le bonifiche e i dragaggi. "I progetti in corso di realizzazione e quelli da intraprendere rispondono ai tre criteri fondamentali indicati dal Piano di investimenti presentato da Jean Claude Juncker, per ottenere fondi europei - spiega il presidente dell'Ap Lorenzo Forcieri -. Al resoconto abbiamo aggiunto anche nostre considerazioni che ci derivano dall'esperienza maturata e che ci dicono che il Piano deve avere un respiro europeo. Sono tutti a sostegno degli obiettivi dell'Unione Europea: contengono un elevato rendimento socioeconomico e potranno essere avviati al più tardi entro i prossimi tre anni. Nel documento sosteniamo che le AP non devono occuparsi solo di attività portuali ma anche di attività logistiche che attraverso i corridoi, i retroporti e gli interporti possano contribuire all'obiettivo di recuperare i traffici perduti". Gli interventi che, secondo l'Authority spezzina, rivestono carattere di priorità sono: il nuovo Terminal del Levante, l'ampliamento del molo Garibaldi, la realizzazione dei nuovi impianti ferroviari della Spezia Marittima e al terminal Ravano, lo sviluppo della piattaforma logistica di Santo Stefano Magra, la bonifica ed escavo dei fondali del molo Garibaldi, e la bonifica ed il dragaggio del terzo bacino portuale e del canale di accesso a -15 metri dal livello mare. ''Recuperare traffici nei confronti dei porti del Northern Range è concretamente possibile - ha aggiunto Forcieri - ma rimane un problema di credibilità del sistema portuale italiano, non disgiunta dalla credibilità complessiva del sistema Paese, che risente della carenza di scelte adeguate e di eccessivi ritardi nella loro attuazione. E' indispensabile procedere rapidamente sul terreno delle riforme e produrre un Piano della portualità e della Logistica concreto, basato sulle effettive esigenze delle merci, che esalti le nostre potenzialità di rispondere alle stesse".(ANSA).

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