La Ryder Cup è la più importante e prestigiosa manifestazione di golf al mondo. Si gioca solo per la gloria, in palio ci sono esclusivamente la coppa e l’onore della vittoria: nessun montepremi. La rassegna mette di fronte Stati Uniti ed Europa ed è l’unica competizione sportiva nella quale il Vecchio Continente gareggia come squadra. Si gioca ogni due anni alternativamente in una città europea o americana. Il 14 dicembre 2015 l’Italia si è aggiudicata il diritto di ospitarla nel 2022. La gara è programmata a Roma e la sede ufficiale di gioco sarà il Marco Simone Golf & Country Club.
Perché la Ryder Cup 2022 può essere un affare per l’Italia – Dopo il “no” alle Olimpiadi del 2024 (che si svolgeranno a Parigi), la Ryder Cup 2022 è diventata per l’Italia un evento fondamentale per il futuro non solo del golf ma di tutto lo sport. In pochi sanno che questa è la terza competizione sportiva più seguita al mondo, seconda solo ai Giochi e ai Mondiali di calcio. L’evento attira mediamente 300mila appassionati provenienti da più di 60 nazioni e viene trasmesso in diretta da oltre 50 emittenti in 200 paesi con 600 milioni di telespettatori.
Uno spot anche e soprattutto per Roma, che potrà contare su un deciso incremento di turisti durante la competizione.
Gli impatti economici – Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2027 l’impatto economico della Ryder Cup sarà di circa un miliardo. In particolare 500 milioni arriveranno dall’indotto previsto (274,4 saranno legati a effetti diretti dell’incremento della domanda interna, 83,9 dalla crescita del gettito fiscale e altri 26 dall’entrate fiscali legate ai montepremi dei tornei).
Il progetto – Sono 129 gli eventi previsti nell’arco di undici anni, con 11 edizioni dell’Open d’Italia, 88 gare dell’Italian Pro Tour e 30 eventi del percorso Road to Roma 2022.
Opportunità di lavoro e crescita del Pil – Festa, orgoglio, vetrina, patriottismo. Ma anche crescita dell’occupazione. Numeri alla mano, il successo show della Ryder di Parigi 2018 ha avuto un impatto economico superiore ai 250 milioni di euro. E questo ha comportato risvolti significativi per la Francia, secondo un rapporto stilato dal centro di ricerca sull'industria sportiva della Sheffield Hallam University che stima in 253,7 milioni i ricavi generati dall'ultima edizione della sfida tra Europa e Usa, che in tre giorni di gare ha richiamato a Le Golf National di Guyancourt oltre 270.000 spettatori, provenienti da 90 Paesi.
La cifra totale tiene anche conto delle spese organizzative, incluse quelle sostenute dalla Federazione francese di golf (Ffg) e dalle autorità in materia d'infrastrutture. Oltre cento impianti sono stati costruiti o ammodernati per ospitare la competizione. Si tratta di un aumento netto e significativo rispetto all'ultima edizione svoltasi in Europa, visto che la Ryder Cup 2014 di Gleneagles ha generato alla Scozia ricavi per 106 milioni. Numeri importanti, derivati non solo dalla capacità organizzativa ma anche dalla forte attrattiva che esercita una capitale come Parigi. Un buon auspicio per l'Italia in vista della Ryder Cup 2022 che si giocherà al Marco Simone Golf & Country Club. L'evento, la terza manifestazione più seguita al mondo dopo Olimpiadi e mondiali di calcio, sarà certamente uno spot per Roma ma può trasformarsi anche in un affare tra opportunità di lavoro, incremento del turismo e contributo per la crescita dell'economia. Ci sono infatti i margini per una crescita del Pil che potrebbe contribuire al rilancio dell’economia del Paese. La condizione necessaria è quella di ottimizzare le risorse ed evitare gli sprechi. Solo così l’Italia potrà andare in buca.