(ANSA) - ROMA, 15 LUG - Tutti in piedi per Tiger Woods a St.
Andrews, in Scozia. Dove un pubblico delle grandi occasioni
all'Old Course, il campo da golf più antico al mondo, ha accolto
con un'ovazione il campione californiano, uscito di scena al
termine del secondo round del The Open. Visibilmente commosso,
"The Big Cat" si è levato il cappello per ringraziare e salutare
i sostenitori. Un'uscita di scena tra le lacrime quella dell'ex
numero 1 al mondo, che dice dunque addio - con uno score di 153
(78 75, +9) colpi - al quarto e ultimo Major maschile del 2022.
E lo fa piangendo. Perché quella di oggi potrebbe essere stata
la sua ultima volta all'Old Couse, lì dove ha vinto il The Open
nel 2000 e nel 2005.
"E' molto emozionante. Ho giocato qui per la prima volta nel
1995 e da dilettante. Credo che la prossima edizione del The
Open a St. Andrews si disputerà, forse, nel 2030. E non so se
per quella occasione sarò ancora in grado di scendere sul green.
L'ovazione che mi è stata riservata è stata davvero
incredibile", le dichiarazioni dell'ex numero 1 al mondo. Che è
stato sì eliminato, ma ha rubato la scena, come già accaduto al
The Masters lo scorso aprile, a tutti. Anche i colpi e le
prodezze di Cameron Smith, nuovo leader della competizione con
un totale di 131 (67 64, -13) colpi, sono passate in secondo
piano. L'australiano, numero 6 mondiale, con una prova bogey
free chiusa in 64 (-8), con sei birdie (di cui cinque nelle
prime nove buche giocate) e un eagle, è volato in testa. A metà
gara il 28enne di Brisbane - che nel 2022 ha già vinto sul PGA
Tour il Sentry Tournament of Champions e il ricchissimo The
Players - vanta due colpi di vantaggio sullo statunitense
Cameron Young, in testa al termine del primo round e ora 2/o con
133 (-11). Tra i big, condividono la 3/a posizione con 134 (-10)
il nordirlandese Rory McIlroy, secondo nel world ranking, e il
norvegese Viktor Hovland. Mentre Dustin Johnson, asso della
Superlega araba, è 5/o con 135 (-9), tallonato dall'inglese
Tyrrell Hatton e da Scottie Scheffler, numero 1 al mondo,
entrambi 6/i con 136 (-8).
Tra gli azzurri, sorprende e strappa applausi il giovane
amateur romano Filippo Celli. Il migliore tra gli azzurri - e in
campo grazie all'exploit in Spagna al The European Amateur
Championship -, è risalito dalla 101/a alla 36/a piazza con 141
(74 67, -3) e un giro bogey free avvalorato da cinque birdie.
Supera il taglio, seppur con qualche affanno di troppo e con
l'ultimo punteggio utile, Francesco Molinari. Il torinese, che
ha alzato al cielo la Claret Jug nel 2018 (primo italiano a
imporsi in un Major), è 66/o con 144 (73 71, par). Qualche
rimpianto per il piemontese, autore di quattro birdie, con tre
bogey (di cui due alla 16 e alla 18).
Eliminazione eccellente in Scozia, dov'è uscito di scena Collin
Morikawa. Campione uscente, con 145 (+1) colpi il californiano
non ha superato il taglio. Proprio come il vicentino Guido
Migliozzi, fuori con 147 (+3).
E ora il "moving day" prima del gran finale. Senza Woods e
Morikawa, ma con Smith pronto a stupire ancora, McIlroy
desideroso di mettere la testa avanti, Johnson in agguato e
Scheffler ambizioso di diventare il primo golfista dal 2005
(Woods) a imporsi al The Open a St. Andrews dopo aver già
trionfato al The Masters. (ANSA).