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The Open è sfida tra ribelli Superlega e assi PGA Tour

Dai nuovi volti LIV, ai fedelissimi del massimo circuito Usa

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 13 LUG - Tra veleni e accuse i fedelissimi del PGA Tour e del DP Tour, e i ribelli della LIV Golf, si ritrovano in Scozia al The Open per la 150esima edizione del Major più antico della disciplina. Da Phil Mickelson a Bryson DeChambeau, da Dustin Johnson a Brooks Koepka, da Sergio Garcia a Ian Poulter. I nuovi volti della Superlega sfideranno, tra gli altri, quei big che hanno detto no alle offerte faraoniche arrivate dall'Arabia Saudita. Tra questi Tiger Woods, che ha criticato fortemente coloro che hanno scelto la nuova strada ("hanno voltato le spalle a chi ha permesso loro di diventare quel che oggi sono"), Rory McIlroy, Scottie Scheffler, Collin Morikawa (campione in carica) e Justin Thomas.
    Non sono mancate, neanche in queste ore, le polemiche. Con Greg Norman, Ceo della Superlega e vincitore del The Open nel 1986 e nel 1993, che non è stato invitato - dalla R&A - alla celebrazione dei campioni e alla cena dei campioni. Una scelta che Norman ha bollato come "meschina". (ANSA).
   

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