(ANSA) - ROMA, 08 FEB - Kevin Latchayya è una delle grandi promesse del golf azzurro. Di origini straniere ma nato a Camerata Picena (Ancona), ha iniziato a giocare all'età di otto anni. "Devo tutto ai miei genitori - racconta -, per permettermi di giocare hanno lavorato anche di notte". Mamma e papà operai, arrivati dalle Isole Mauritius, Kevin vuole ripagare i loro sacrifici. "Quest'estate mi trasferirò in America, andrò in Virginia alla Liberty University per portare avanti studio e passione per il green. E' un sogno che sta per avverarsi e ne sono orgoglioso". Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) per il raduno delle squadre nazionali della Federgolf, Latchayya ha conosciuto il mondo del golf per caso. Se n'è innamorato e non ha più smesso. "Quando i miei genitori andavano a lavorare mi lasciavano da un loro amico, un presidente di un piccolo campo pratica di golf nelle Marche. Da lì, giorno dopo giorno, è nata questa grande passione. In Nazionale mi trovo benissimo, integrarsi al fianco di questi meravigliosi compagni è stato facile".
Appena diciottenne, la scorsa estate ha vinto il Campionato nazionale Medal. Cresciuto col mito di Tiger Woods, sogna di affermarsi un giorno sul PGA Tour: "Sarebbe bellissimo". Latchayya è la testimonianza che il golf è diventato ormai uno sport per tutti. Per coronare i propri sogni serve sì il talento, ma anche sacrificio e passione. Kevin non ha mai mollato. Gli studi ad Ancona e gli allenamenti divisi tra Marche e Piemonte. Tesserato per il Royal Park I Roveri, tifosissimo della Juventus, nel circolo della famiglia Agnelli ha conosciuto Cristiano Ronaldo. "E' stato emozionante - rivela - ma ancora non ha provato a giocare a golf. Spero lo faccia un giorno. Federico Bernardeschi e Andrea Pirlo, invece, sono degli habitué. Sono stato alla Continassa, nuovo centro sportivo del club bianconero. Vedere i campioni allenarsi è stata un'esperienza unica".