(ANSA) - DUBAI, 06 DIC - "È improbabile che l'Expo di Dubai
raggiunga il suo obiettivo pre-pandemia di attrarre più di 10
milioni di visitatori, ma ha comunque registrato un ottimo
inizio, e l'occupazione dell'hotel è aumentata dal 54% nel 2020
al 62% nel terzo trimestre del 2021". E' quanto sostiene la
Banca Mondiale nel suo ultimo rapporto sulle economie della
regione del Golfo, sottolineando che "il turismo sta riprendendo
rapidamente mentre le restrizioni ai viaggi vengono allentate
sia nel Gcc", i Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo,
"sia in tutto il mondo, fornendo una spinta in particolare a
Oman, Emirati Arabi Uniti e Bahrain".
La Coppa del Mondo nel 2022 "probabilmente manterrà
l'interesse e il numero di viaggiatori nella regione, così come
la ripresa dell'Hajj (il pellegrinaggio alla Mecca) senza
restrizioni in Arabia Saudita", segnala il rapporto.
"Le prospettive economiche per le economie del Gcc sembrano
molto più rosee ora rispetto a 6 mesi fa. Mentre il mondo esce
dalla pandemia, i paesi del Gcc stanno crescendo di nuovo",
scrive la Banca Mondiale. "Il Pil è passato da un calo del 4,9%
nel 2020 a un aumento del 2,6% nel 2021 sulla scia del rincaro
del petrolio, più che raddoppiato da ottobre 2020".
"Questo rimbalzo si basa su eccellenti misure macroeconomiche
e di gestione della pandemia attuate nel 2020 e nel 2021",
segnala il documento. "I paesi del Gcc hanno messo in atto una
miriade di misure di sostegno per le imprese e i dipendenti
durante la peggiore pandemia e sono stati tra i primi al mondo a
vaccinare le loro popolazioni, con gli Emirati Arabi Uniti in
testa al mondo con oltre l'85% di vaccinazioni complete e alcuni
gruppi vulnerabili che hanno persino ricevuto una terza dose di
richiamo. Nel complesso, si prevede che l'economia non basata
sugli idrocarburi supererà l'economia petrolifera nel 2021".
Nonostante il quadro positivo, "permangono rischi
all'orizzonte", scrive la Banca Mondiale. "Le autorità
dovrebbero continuare a seguire la strada di una prudente
gestione macroeconomica consolidando i propri equilibri di
bilancio, procedendo con l'introduzione dell'Iva in Qatar e
Kuwait e puntando a ridurre il ruolo dello Stato nella gestione
economica", sottolinea il documento. E "le entità legate al
governo degli Emirati Arabi Uniti, in particolare quelle nel
settore delle costruzioni, meritano un'attenta revisione per
garantire che i loro prestiti rimangano sostenibili e si
adattino alle nuove condizioni". (ANSA).