(ANSA) - DUBAI, 05 DIC - "Metalloinvest è e sarà un partner
chiave per l'industria europea dell'acciaio nella trasformazione
verso una bassa impronta carbonica. Crediamo che giocheremo un
ruolo importante in questa trasformazione". Ad affermarlo è
Nazim Efendiev, amministratore delegato del colosso russo
dell'acciaio Metalloinvest, che in un'intervista all'ANSA a
margine dell'evento "Russia Forum: Driving the Future" a Expo
2020 Dubai, sottolinea come la sua azienda voglia "supportare le
compagnie europee nella riduzione della loro impronta di
carbonio" perché "siamo la compagnia numero uno al mondo in
Hbi", il ferro bricchettato a caldo, il cui utilizzo permette
emissioni di Co2 inferiori del 35% rispetto al tradizionale
ciclo tecnologico che comprende la produzione di ferro caldo e
la produzione di acciaio con ossigeno.
Nel 2021, gli investimenti di Metalloinvest dovrebbero
raggiungere i 700 milioni di dollari, e nel 2022-2024, secondo
stime preliminari, la spesa in conto capitale dovrebbe oscillare
tra gli 800 e il miliardo di dollari. "La nostra strategia è di
essere base per l'evoluzione dell'industria dell'acciaio per
essere più verde. Ci muoviamo nel quadro di questa strategia" e
in questo senso, nel futuro "i nostri principali progetti sono
la realizzazione di due impianti di Hbi", ognuno dei quali
"costerà circa 600 milioni di dollari di investimento" e avrà
"una capacità di produzione di 2 milioni di tonnellate di Hbi",
spiega l'ad. I progetti "rafforzeranno la nostra leadership nel
mercato Hbi", dove "oggi siamo al primo posto" con una quota di
mercato di oltre il 50%. "Ne produciamo più di 4,5 milioni di
tonnellate all'anno" e "con un surplus di 4,4, raggiungeremo 9
milioni di tonnellate di Hbi", aggiunge l'amministratore
delegato, sottolineando come Metalloinvest abbia una "importante
cooperazione con i produttori di acciaio europei, in particolare
nell'Hbi". E in questo mercato, "le aziende italiane sono i
nostri più grandi, importanti e amati partner, come Arvedi e
Ferriere Nord, due grandi clienti di Hbi".
Metalloinvest è convinta che trarrà benefici dalla
transizione per diventare verde. Yuri Gavrilov, direttore per le
Strategie di Metalloinvest, sottolinea che quest'anno l'azienda
ha sviluppato e approvato una strategia ambientale a lungo
termine per ridurre le emissioni di Co2 del 7% entro il 2025 e,
attraverso l'uso di idrogeno a bassa emissione carbonica,
ridurre le emissioni del 77% entro il 2036. Oggi "non c'è altra
scelta", afferma Efendiev: "l'Unione europea entro il 2050 e la
Russia entro il 2060 hanno dichiarato l'obiettivo di raggiungere
la neutralità carbonica. Abbiamo 30 anni per raggiungere questo
obiettivo". Per l'amministratore delegato, nemmeno le tensioni
diplomatiche tra Europa e Russia potranno fermare questa
transizione. "Ci sono differenze tra Paesi, ma abbiamo una idea
principale: dobbiamo salvare il nostro pianeta e non si può fare
dividendo le forze".
Per Metalloinvest, Expo Dubai "è una ottima opportunità per
mostrare la nostra compagnia come innovativa". All'esposizione
universale "si parla di futuro, ma è difficile farlo per un
settore come l'acciaio", dice Efendiev. "Tutti pensano che sia
un settore noioso, sporco, che non ha futuro. Ma non è corretto:
il nostro settore è intelligente, flessibile, possiamo
convertirci da una industria sporca in una verde e sappiamo come
farlo", e come Metalloinvest "siamo uno dei più grandi attori in
questo processo". Il segreto, secondo il colosso russo, è la
tecnologia "come l'acciaio elettrico, che permette di produrre
acciaio di alta qualità con meno emissioni", e l'uso
dell'idrogeno, al quale "la Russia è molto interessata perché è
un Paese con enormi risorse di energia verde". Il futuro "è
chiaro", conclude l'ad: utilizzando l'acciaio elettrico e
l'idrogeno, possiamo produrre acciaio a impatto carbonico zero.
E non parliamo di fantasia, ma di pochi anni in cui vedremo
questa trasformazione". (ANSA).