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L'Ue accelera sulla Cop. Hoekstra: 'Convincere i partner, l’Europa non può fare da sola'

L'Ue accelera sulla Cop. Hoekstra: 'Convincere i partner, l’Europa non può fare da sola'

"Rappresentiamo il 7% delle emissioni globali, dobbiamo ridurre anche il restante 93%"

27 ottobre 2023, 14:51

Redazione ANSA

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Il Commissario Ue al clima Wopke Hoekstra © ANSA/EPA

L’Ue prende la rincorsa per la Cop 28 di Dubai, forte dei dati sulla continua riduzione delle emissioni e il completamento del fit for 55, “il più forte quadro legislativo al mondo per il clima”, a portata di mano. Con questi risultati “sta a noi" convincere i partner globali a seguire l’Ue con lo stesso livello di ambizione, una “missione difficile quanto necessaria”. E’ il messaggio che il Commissario Ue al clima Wopke Hoekstra ha consegnato alla conferenza sullo European Climate Stocktake, organizzata dalla Commissione europea per fare il punto sui progressi fatti nel quadro dell’Accordo di Parigi, a un mese dall’inizio della Cop 28 di Dubai. Secondo l'accordo di Parigi, tutti i Paesi dovranno portare i loro "bilanci" alla riunione ministeriale pre-Cop28 ad Abu Dhabi, dove Hoekstra volerà lunedì.

Il rapporto sui progressi nell’azione climatica 2023 conferma che l’Ue sta ottenendo risultati nella riduzione delle emissioni, -3% nel 2022 sul 2021, ma comunque deve aumentare gli sforzi per abbatterle del 55% entro il 2030. La Banca europea degli investimenti “ha superato il suo target per i finanziamenti a ambiente e clima – ha raccontato durante l'evento il vicepresidente della Bei Ambroise Fayolle  - ma restano sfide importanti per la bancabilità di alcuni tipi di investimenti, in particolare sull’adattamento, la biodiversità e la transizione giusta”. “Dobbiamo aumentare il peso dei progetti sull’adattamento che finanziamo – ha proseguito – dobbiamo trovare un meccanismo per sostenere i progetti sulla biodiversità, che spesso sono troppo piccoli, e fare di più per i territori e la formazione professionale”.

Se sul piano interno l’Ue si presenta come un continente in piena transizione la sfida di Dubai sarà proprio convincere gli altri. “L’Europa rappresenta solo il 7% delle emissioni globali”, le parti convocate a Dubai “dobbiamo ridurre anche il restante 93%”, ha detto Hoekstra. Il Commissario olandese ha ribadito le priorità dell’Ue, allineate con la presidenza della Cop, per un accordo che preveda di tagliare drasticamente le emissioni del settore energetico, triplicando le rinnovabili e raddoppiando l’efficienza, e che porti a un’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza abbattimento di CO2.

L'Ue vuole inoltre fare del fondo per il loss & damage qualcosa di più di un impegno di principio. "Nella scorsa Cop - ha ricordato Hoekstra - siamo stati fondamentali per aprire la porta a questo fondo", ora "dobbiamo renderlo operativo. “Non c’è una via parziale al successo – ha detto Hoekstra – tutti questi elementi sono necessari”.

Anche a Dubai, l’Ue “deve continuare a costruire ponti tra le parti”, è stato l’appello di Cecilia Kinuthia-Njeng dell’Unfcc perché “i Paesi sviluppati devono assumere una quota di responsabilità proporzionata” sugli sforzi di riduzione delle emissioni. Un’analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia, presentata da Laura Cozzi, mostra come l’Accordo di Parigi sia "ancora vivo: dal 2015 a oggi abbiamo cambiato lo scenario al 2100, che era destinato a un aumento della temperatura di 3,5 gradi, mentre oggi è di 2,5”. “Possiamo ancora riportare l’aumento a 1,5 gradi ma non succederà per magia”, ha detto Cozzi, “servono flussi finanziari e che le economie sviluppate si assumano le loro responsabilità su questo”.

“Sono 3 settimane che faccio questo lavoro – ha concluso Hoekstra – ma il mio impegno è totale e senza sosta, la Cop deve essere un successo nonostante le tensioni geopolitiche, è difficile quanto necessario proprio per non rendere ancora più drammatiche quelle tensioni geopolitiche", ma, ha concluso, "il coinvolgimento è essenziale, non possiamo fare da soli, l'Europa non può fareda sola".

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