"Ma la verità, quella stessa chiarezza invocata più volte durante la conferenza stampa, è molto più cruda, di livello molto più basso.
Le elezioni si avvicinano, il M5S ha avuto un calo di consenso da inizio legislatura, il numero dei parlamentari è stato ridotto e la regola interna del vincolo del secondo mandato è stata ieri nuovamente richiamata dal nostro garante Beppe Grillo. Una serie di elementi che messi insieme danno motivazioni più che convincenti sia a chi dovrebbe abbandonare la vita politica e tornare a dedicarsi al proprio lavoro, sia a chi, pur essendo ancora al primo mandato, non vede molte chances di rielezione.
Per chi, come me, è nel M5S dall'inizio, l'epilogo di ieri non è una grande sorpresa", prosegue Ferrara.
E l'esponente del M5S sottolinea: "Anche nei momenti di maggiore difficoltà, ho sempre ragionato tenendo bene a mente una cosa: il rispetto che devo ai miei elettori. Le circa 78.000 persone che hanno scritto il mio cognome sulla scheda di voto nel 2019 hanno creduto in me e mi hanno dato un mandato anche sulla base della mia appartenenza al M5S.
Questo mandato intendo rispettarlo, cercando di onorare con il mio impegno e il mio lavoro la fiducia che mi è stata data".
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