"È la prima volta che il Parlamento Ue assume una posizione così ambiziosa e questo vede ripagati i miei sforzi e le mie battaglie nei mesi che hanno preceduto il voto", spiega l'eurodeputata.
"La riduzione del consumo energetico è un'assoluta priorità per ottenere gli innumerevoli benefici ambientali, economici, sociali e sanitari che derivano da un ridotto consumo energetico, da minori emissioni e da una migliore qualità dell'aria. Ed è anche un efficace strumento di contrasto alla povertà energetica causata dall'impennata dei prezzi dell'energia. A questo proposito, mi preme chiarire un concetto fondamentale: risparmio energetico non significa tornare alle candele o stare al freddo", continua Evi.
"Al contrario, si tratta di innovazione, di gestione intelligente dell'energia e del calore, significa creare lavoro, ridurre emissioni di gas serra e inquinamento atmosferico e, in questo momento storico così complesso e tragico, significa smettere di finanziare la guerra di Putin e avviarci verso la liberazione definitiva dalle fonti fossili", conclude Evi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA