"Se nel 2019 - sottolinea Lancini - si prospettava un piano industriale di rilancio, ad oggi 200 famiglie, già in situazione precaria a causa degli stipendi arretrati non erogati, sono prive di certezze a fronte di una ipotizzata cessione della società". Il gruppo, che "partecipa al tavolo di crisi regionale con le parti sociali", "comprende tre distinte società che controllano attraverso vari marchi oltre 40 punti vendita, di cui la metà nel territorio della provincia di Brescia, con una forza-lavoro complessiva di 750 dipendenti".
L'europarlamentare chiede alla Commissione Ue "quali misure intenda intraprendere per gestire questa e simili emergenze" e "invita tutti gli attori economici ed istituzionali a non lasciare soli i lavoratori ALCO".
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