"Con l'accordo raggiunto con il
Consiglio sul Efsi, l'Europa mantiene fede agli impegni presi
durante il semestre di Presidenza italiana per un cambiamento
dell'agenda economica nella direzione della crescita e
dell'occupazione". E' quanto dichiara Roberto Gualtieri,
Presidente della Commissione per i Problemi economici e
monetari, commentando il risultato del trilogo di ieri tra
Parlamento, Consiglio e Commissione europea sul regolamento che
da mandato alla Commissione di istituire il Fondo Europeo per
gli Investimenti Strategici (Efsi).
"Nel corso del negoziato - illustra Gualtieri - il
Parlamento europeo è riuscito a migliorare notevolmente il testo
iniziale della Commissione, non soltanto accrescendo il proprio
ruolo nella nomina del management del Fondo, ma anche prevedendo
esplicitamente che le operazioni finanziate dal Fondo dovranno
essere effettivamente addizionali rispetto alle operazioni che
già la BEI conduce e che i progetti dovranno essere in grado di
avere la massima ricaduta macroeconomica e occupazionale. La
Commissione - prosegue Gualtieri - si è inoltre impegnata a
chiarire che il trattamento dei contributi una tantum degli
stati e delle banche di promozione nazionale alle piattaforme
nazionali di investimento non saranno conteggiati ai fini del
Patto di Stabilità e Crescita, estendendo così la disciplina già
contenuta nella comunicazione sulla flessibilità che la stessa
Commissione aveva diramato il 13 gennaio scorso per quanto
riguarda i contributi degli Stati Membri al Efsi. In tal modo si
potrà ulteriormente estendere la capacità operativa del fondo e
favorire le partnership pubblico-privato nella realizzazione di
progetti strategici fondamentali per l'innalzamento del
potenziale di crescita degli Stati membri, come ad esempio la
banda larga o l'efficientamento energetico".
"Lo scorporo dal deficit dei contributi di Stati e banche di
promozione nazionali alle piattaforme - conclude - rappresenta
un nuovo e importante passo verso il superamento delle politiche
di austerità".
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