Secondo il governatore pugliese lo stop francese all'import di 102 specie vegetali dalla Puglia per la Xylella è "un atto assolutamente sbagliato, precoce rispetto all'imminenza di una decisione comunitaria, che profuma di strumentalità e di voglia di guerra commerciale. Speriamo che anche in Francia prevalga il buon senso", afferma.
Oltre al problema economico, Vendola sottolinea come l'ulivo per la Puglia sia anche una questione "identitaria". "Nello stemma della Regione Puglia c'è l'ulivo - dice -. E' il principale fattore identitario. La Puglia ha 60milioni di ulivo, e 4-5 milioni hanno vari secoli di vita. Non sono solo straordinarie sculture naturali, ma anche un grande patrimonio di biodiversità.
"L'identità del paesaggio pugliese è soprattutto nel rapporto tra gli uliveti storici ed il mare, per quello veniamo colpiti al cuore - evidenzia -. E anche le reazioni più emotive sono comprensibili alla luce di questo fatto profondo. Per questo chiediamo non di essere puniti per questo flagello, ma di essere aiutati a combatterlo". "Gli agricoltori pugliesi sono vittime" di questa situazione - aggiunge -. Non devono "essere considerati come colpevoli", devono "essere aiutati ad affrontare un passaggio così drammatico".
Per Vendola "occorre interrogarsi sulla vulnerabilità delle frontiere dell'Europa" dato che "la Xylella è stata probabilmente importata dall'America latina. Quindi c'è un problema di sicurezza su tutto ciò che circola nel vecchio continente". E chiede che l'Ue scelga la strada del finanziamento delle attività di ricerca".
Quanto alle eradicazioni il presidente della Regione Puglia spiega: "non è una scelta generalizzata, si tratta di eradicare solo a nord del Salento dove si prova a costruire una specie di barriera, una sorta di linea tagliafuoco, per impedire che la Xylella si espanda".
La zona cuscinetto - osserva - "cade nella zona intorno a Oria, una parte che presenta focolai di infezione". E precisa: "Non si tratta di pulire completamente dalla presenza degli alberi di ulivo. Si tratta di eradicare le piante infette.
Speriamo che l'operazione venga fatta nel giro di poche settimane".
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