"Di certo - sottolinea De Castro - non è colpa degli agricoltori, che devono essere sostenuti in questo drammatico problema".
De Castro ricorda come le prime interrogazioni del Parlamento Ue sulla questione risalgono al 2013 e evidenzia: "il Parlamento fa la sua parte. Ancora una volta il dibattito che porteremo in aula dal 27 al 30 aprile, sulla Xylella fastidiosa e i drammi che stiamo vivendo nella Regione Puglia, è un'iniziativa della commissione agricoltura del Parlamento europeo".
Quanto alle eradicazioni De Castro spiega: "Eradicazioni massicce non le propone nessuno. Il problema è che la Xylella è un batterio da quarantena. La direttiva dice che le fonti di inoculo vanno eradicate, ma non nelle zone infette, nella zona cuscinetto, dove dobbiamo bloccare l'avanzata verso nord. E' lì che dobbiamo eradicare le piante infette in modo selettivo, per togliere le fonti di inoculo e garantire che non ci sia rischio che questa batteriosi avanzi verso il nord della Puglia".
"Poi - aggiunge - nelle aree infette dobbiamo trovare dei modi convivenza, ecco perchè con una risoluzione vogliamo chiedere all'Europa più impegno sulla ricerca, perchè è indubbiamente un fatto nuovo a cui la ricerca deve dare delle risposte".
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