Anche grazie a un programma che riprende alcuni temi cari alla destra estrema, dalla lotta all'immigrazione alla revisione di Schengen, l'Ump dell'ex presidente recupera tanti voti conservatori, frenando così l'avanzata lepenista. Un dato molto apprezzato a Bruxelles, tenuto conto della sicura fede europeista di Sarkò. E che dimostra quanto il partito di Marine Le Pen, forte sulla polemica anti-Bruxelles, abbia qualche problema in più quando si tratta di conquistare voti su tematiche locali. Anche in Spagna, o meglio, alle regionali dell'Andalusia, il Psoe, dato alla vigilia totalmente allo sbando, conserva la leadership del governo locale, confermando i consensi del 2012. Un tenuta inattesa che rappresenta una boccata d'ossigeno per la famiglia socialista europea, dopo il crollo verticale alle ultime europee degli eredi di Zapatero.
Tanto che Gianni Pittella, presidente dell'eurogruppo S&D parla di una "vittoria che rafforza i progressisti europei e chi si batte contro le politiche dell'austerità della destra". Il partito di Pedro Sanchez respinge così con successo l'Opa ostile di Podemos che al suo esordio in una elezione regionale, fa il pieno a sinistra, ma non riesce a scalfire il blocco socialista.
Anche qui potrebbe valere il fatto che per queste forze nuove è più facile conquistare il voto d'opinione sull'onda anti-austerità, più complicato invece avere classe dirigente locale credibile e esperta per il governo delle autonomie.
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