Nel quadro della libertà di stabilimento in Italia, spiega Federbalneari, le aree demaniali marittime sono ancora in gran parte disponibili, e il Governo sta completando un censimento che definisce il 60% della costa finalizzata alla cosiddetta "evidenza pubblica". La restante parte va inserita in un sistema di riqualificazione ambientale e trasformazione del prodotto turistico senza penalizzare le piccole aziende familiari che a questo punto sono pronte, però, a presentare un piano di investimenti e di forza lavoro.
La commissione petizioni, dopo l'audizione dei balneari italiani, ha quindi promesso di impegnarsi con le istituzioni italiane e di mantenere aperta la questione facendo richiesta al governo perché vengano tutelati i principi della direttiva servizi e delle attuali concessioni balneari, già rilasciate attraverso procedura di evidenza pubblica.
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