Le elezioni del 15 marzo avevano segnato la fine della coalizione con i laburisti del PvdA, di cui è membro anche il ministro delle Finanze e presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, crollati alle urne dal 19,1% al 5,7%. Per Rutte è la terza coalizione di governo. Per arrivare alla formazione vera e propria dell'esecutivo saranno necessari ancora diversi passaggi, prima nei partiti che oggi hanno raggiunto l'accordo, poi in parlamento. Il giuramento formale, secondo i media olandesi, potrebbe arrivare intorno al 23 ottobre. Superando così di fatto ogni record.
Intanto iniziano a trapelare dettagli sul programma che sarà illustrato domani. Tra le misure, il nuovo esecutivo pensa a un taglio del 15% nelle tasse sui dividendi pagate dalle società, per rendere l'Olanda più attraente agli investimenti esteri.
Prevista anche una stretta sulla prostituzione legale, con la reintroduzione del bando allo sfruttamento, abolito nel 2000, e l'introduzione di una licenza obbligatoria per le prostitute.
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