La Commissione Ue propone di
estendere dagli attuali sei mesi ad un anno la possibilità di
controlli temporanei alle frontiere interne per eventi
prevedibili, che possono porre serie minacce all'ordine e alla
sicurezza, in base all'articolo 25 del Codice Schengen. Inoltre
si prevede una nuova procedura che permette di prolungare i
'check' di altri due anni, in via straordinaria, se tali gravi
minacce dovessero persistere, oltre l'anno già concesso.
A decidere sul meccanismo dei due anni ulteriori sarà il
Consiglio con una raccomandazione, sulla base dell'opinione
della Commissione Ue. Lo ha spiegato il commissario agli Affari
interni Dimitris Avramopoulos.
"Non stiamo presentando un prolungamento dei controlli alle
frontiere interne" già esistenti, ha sottolineato Avramopoulos.
"Vengono introdotte salvaguardie procedurali più forti per
assicurare che i controlli alle frontiere interne restino
un'eccezione, una misura di ultima istanza, e siano usate solo
se necessarie e proporzionate, limitando l'impatto sulla libera
circolazione", spiega il commissario, evidenziando: "Schengen è
un grande successo europeo. Deve continuare a vivere. E noi
tutti siamo responsabili del suo futuro. Se Schengen dovesse
morire, temo che sarà l'inizio della fine dell'Europa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA