Nell'immediato, prepararsi ad
affrontare il prossimo inverno aumentando le riserve di gas, poi
sviluppare meccanismi di solidarietà tra gli stati membri,
proteggere le infrastrutture energetiche evitando di lasciarle
in mano a società di paesi terzi come Gazprom ma anche puntare
su shale, Lng, l'aumento della produzione e dell'efficienza
energetica europee. E, nel contempo, ridurre la dipendenza dalla
Russia anche sul fronte del petrolio e del nucleare. Nel lungo
termine, invece, sviluppare gruppi d'acquisto coordinato di gas
e meccanismi d'informazione su accordi e piani energetici
nazionali. Sono le grandi linee della bozza del Piano per la
sicurezza energetica dell'Ue che la Commissione presenterà a
giugno, di cui l'Ansa ha copia.
La "priorità", si legge nella bozza, è "assicurare che le
migliori preparazione e pianificazione possibili aumentino la
resistenza a improvvise interruzioni delle forniture, che le
infrastrutture strategiche siano protette e che gli stati membri
più vulnerabili siano sostenuti collettivamente". Inoltre il gas
liquefatto "crescerà come potenziale fonte di diversificazione
principale negli anni a venire", in particolare grazie
all'aumento delle forniture da Usa, Qatar, Australia e nuovi
giacimenti nell'Africa orientale. E "queste evoluzioni", si
sottolinea nel testo della Commissione, "devono essere
adeguatamente riflesse nei negoziati in corso per il Ttip",
l'accordo di libero scambio Ue-Usa. L'Europa deve puntare anche
sul proprio shale gas, e Bruxelles potrebbe realizzare uno
studio sul potenziale economico dei giacimenti Ue.
E in futuro Bruxelles punta sulla creazione di un "meccanismo
di scambio di informazioni sugli accordi intergovernativi tra
stati membri e paesi terzi", incluso sulle decisioni rilevanti
di politica energetica nazionale prima che siano adottate, e
"meccanismi di aggregazione della domanda che potrebbero
aumentare il potere negoziale dei compratori europei". (ANSA)
- BRUXELLES, 22 MAG -
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