BRUXELLES - La Gran Bretagna ritiene che non si debba escludere "nessuna opzione" riguardo all'Iran, compresa quella militare. Lo ha detto il ministro degli Esteri William Hague al suo arrivo al consiglio esteri della Ue. "Tutte le opzioni devono restare sul tavolo", contro l'Iran e il suo programma nucleare, ha detto Hague. "Noi non lo prevediamo in questo momento", ha però precisato il ministro.
"Non facciamo appello ad un'opzione militare né la auspichiamo", ha chiarito Hague. "Ma tutte le opzioni devono restare sul tavolo", ha ribadito. La Germania e' assolutamente contraria a considerare l'opzione militare in Iran. Lo ha ribadito il capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle. "Se l'Iran rifiuta di cooperare con l'Aiea (l'agenzia nucleare dell'Onu, ndr), sanzioni più severe sono inevitabili", ha detto Westerwelle. "Ma noi non partecipiamo alla discussione su un intervento militare.
Noi crediamo che queste discussioni siano controproduttive e le rigettiamo", ha chiarito Westerwelle. La Francia invita i partner europei e internazionali a concentrarsi su nuove sanzioni per obbligare l'Iran a cooperare con l'Aiea sul suo programma nucleare. "Dobbiamo prepararci a rafforzare le sanzioni per evitare ogni intervento irreparabile", ha detto il ministro francese Alain Juppé al suo arrivo al consiglio esteri della Ue.
Le conseguenze di un intervento militare contro l'Iran ''sarebbero devastanti'': lo ha detto il ministro degli esteri del Lussemburgo Jean Asselborn, escludendo completamente questa opzione che ''non porterebbe a nulla''. Secondo Asselborn, la strada da seguire e' quella delle sanzioni e bisogna quindi convincere Pechino e Mosca, che vi si oppongono ''Non posso immaginare che la Russia e la Cina abbiano un interesse al fatto che l'Iran disponga di una bomba atomica'', ha detto Asselborn.