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Tlc: Ue punta a leadership 5G e guarda a Cina

Viola (Commissione Ue),avanti su spettro-mercato unico.Ok Italia

Redazione ANSA BRUXELLES
(ANSA) - BRUXELLES, 16 SET - L'Ue vuole vincere la sfida dell'internet del futuro e punta così alla leadership nel 5G, guardando a un accordo con la Cina a fine mese ma senza dimenticare gli Usa. E accelera sulla creazione di un mercato digitale senza confini nei 28, perché "nessuno può vincere questa sfida da solo, nemmeno gli stati membri più grandi". E' determinato a portare la nave in porto Roberto Viola, il neo direttore generale della Dg Connect della Commissione Ue.

L'ex segretario generale di Agcom, intervistato dall'Ansa, promuove anche i Piani dell'Italia su banda larga e ammodernamento della Pa definendoli "ottimi, ben strutturati", sebbene sarà necessario "un po' di lavoro" perché, soprattutto negli aspetti più innovativi, siano in linea con le regole Ue.

Nonostante le difficoltà incontrate negli ultimi anni dalle proposte della Commissione per le tlc, Viola si dice "molto ottimista rispetto al passato" in quanto ora c'è "molta sensibilità in Parlamento e Consiglio Ue nel comprendere che questa volta bisogna lavorare insieme efficacemente e rapidamente". Come per l'accordo su abolizione del roaming dal 2017 e tutela della net neutrality, arrivato finalmente a luglio. Viola spazza via i dubbi sulla fine dei sovraccosti del roaming: "Siamo molto determinati, abbiamo già iniziato a lavorare su revisione delle tariffe all'ingrosso e definizione dell'uso equo, andremo avanti a velocità della luce". C'è poi una "strategia differente" di lavoro da parte dell'esecutivo comunitario sul mercato unico digitale. "Stiamo cercando di accelerare il più possibile con le consultazioni pubbliche" e "oltre il 70%" saranno lanciate entro fine mese, sottolinea il direttore generale. Tra le già avviate, quelle sulle regole per gli audiovisivi, tlc e banda larga, mentre "entro fine settembre" arriveranno quelle su geo-blocking, piattaforme online e copyright. "Da fine dicembre", invece, arriveranno le proposte legislative a partire dai contratti digitali e i primi passi in materia di copyright.

Il concetto chiave è lavorare insieme, anche per gli stati membri, "altrimenti ne pagherà il prezzo l'Europa". E questo vale soprattutto per la corsa al 5G che potrà essere vinta solo "se lo spettro radio sarà utilizzato bene". I 28 finora si sono opposti alla revisione delle regole ma, avverte il numero uno della Dg Connect, "torneremo alla carica" perché "non è tema che possa essere lasciato a gelosie e questioni di bottega".

Intanto la Commissione Ue gioca sullo scacchiere globale: a fine settembre il commissario Guenther Oettinger sarà a Pechino e, annuncia Viola, "ci si aspetta che si possa arrivare a una dichiarazione congiunta sulla cooperazione sul 5G", un "risultato importante che afferma la nostra volontà che l'Europa debba essere protagonista nel 5G insieme a tutti i partner che riusciamo a stabilire nel mondo". Ovviamente, come quelle con Corea del Sud e Giappone, tutte devono essere "vere collaborazioni su piani realmente paritari". Ben vengano anche gli investimenti cinesi in Europa tramite il Piano Juncker: "l'Ue è un mercato aperto" e questo vale per tutti i paesi terzi, purché ci sia reciprocità. Oettinger sarà anche negli Usa qualche giorno prima della missione cinese, dove verrà toccato il tema del 5G su cui "siamo più che disponibili e aperti a una collaborazione" simile a quella con la Cina.

Intanto, assicura Viola, "sarà possibile in tempi abbastanza brevi" vedere i primi investimenti in banda larga tramite il Fondo del Piano Juncker, mentre per quegli operatori tlc che auspicano una revisione delle regole della concorrenza a favore di un consolidamento del mercato il monito è chiaro. "Guai a pensare che si possa fare il mercato unico digitale scordandoci della dimensione delle regole della concorrenza". (ANSA).

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