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Diritti donne-lgbt: scontro a Strasburgo, respinta risoluzione

Bocciato testo per liberalizzare aborto e fecondazione assistita

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - Duro scontro destra-sinistra nella plenaria del Parlamento europeo su una risoluzione, non vincolante, estremamente libertaria in tema di diritti sessuali e riproduttivi già approvata a larga maggioranza dalla Commissione diritti delle donne. Il testo, preparato socialista portoghese Edite Estrela, è stato rinviato in Commissione parlamentare su proposta del conservatore britannico Ashley Fox. L'aula ha approvato la richiesta a strettissima maggioranza (351 si, 319 no, 18 astenuti) e sono scoppiate le polemiche.


Nel testo si chiede tra l'altro di rimuovere ogni ostacolo al diritto di abortire, di dare il diritto di fecondazione assistita anche alle donne single o lesbiche, di sviluppare l'educazione sessuale nelle scuole. Ma la "maternità surrogata", ovvero la pratica dell'utero in affitto, viene definita come "una mercificazione sia dei corpi delle donne che dei bambini".


Veemente la reazione del gruppo socialista-democratico (S&D) che ha denunciato come il voto sia stato influenzato "dalla pressione degli attivisti 'pro-Life'" affermando che "i conservatori vogliono che i diritti delle donne tornino indietro di 30 anni". "Questo è inaccettabile - ha detto la relatrice - noi resteremo sempre fermamente al fianco del diritto delle donne di avere accesso a servizi medici di qualità".


Esultanza invece dalla destra, dove l'ex leghista Claudio Morganti parla di "pericolo scampato" e di scelta "positiva dell'Aula" perché a suo dire il testo contiene "una serie di affermazioni assurde e paradossali, in primis una condanna, neanche troppo velata, al diritto di un medico ad opporsi, come obiezione di coscienza, all'aborto". Dal canto suo, il pidiellino Enzo Rivellini celebra la "sconfitta della sinistra e la vittoria del siritto alla vita".
 

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