I presidenti delle regioni
Piemonte, Liguria, Lombardia e Lazio fanno fronte comune in
Europa a tutela delle aziende italiane attive nel settore della
difesa ma controllate da proprietari non europei. Sergio
Chiamparino, Giovanni Toti, Roberto Maroni e Nicola Zingaretti
hanno scritto una lettera al presidente del Parlamento Ue,
Antonio Tajani, e agli eurodeputati italiani membri della
commissione Industria che mercoledì prossimo voteranno la bozza
di risoluzione sulla creazione del Programma europeo di sviluppo
del settore industriale della difesa (Edidp). I governatori
chiedono al Pe di confermare "il compromesso raggiunto in
Consiglio" a dicembre "consentendo alle aziende del settore
difesa controllate da proprietari non europei, a determinate
condizioni, di poter partecipare al programma" che vale 500
milioni di euro. In caso contrario ci sarebbero "inevitabili
ripercussioni in termini di mancato sviluppo tecnologico,
perdita di competitività e mercato, impattando molto
negativamente sui livelli occupazionali", scrivono i presidenti.
In Italia le aziende del settore della difesa controllate da
proprietari non europei "impiegano direttamente oltre 8.200
addetti, 18,6% del totale", sottolineano Chiamparino, Toti,
Maroni e Zingaretti. Tali aziende sono ad esempio Avio Aero
(gruppo GE), che ha 4.200 dipendenti in Italia, o Piaggio
Aerospace (dell'azionista Mubadala Investment Company), che
impiega nel nostro Paese circa 1.300 persone.
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