Soprattutto, non si deve toccare il mercato unico: "vogliamo restare il più vicino possibile alla Gran Bretagna ma non a spese del mercato unico e delle sue quattro libertà, che non possono essere impattate" da qualche "strana costruzione" giuridica, ha aggiunto. "Secondo la mia opinione personale, se stiamo non lontani da dove siamo ora in un certo senso le imprese europee sono ormai abituate" all'euro forte, ma se questo salirà ancora in modo significativo "può avere un impatto sulla crescita del Pil in modo supplementare". Lo ha affermato la presidente di BusinessEurope Emma Marcegaglia a Bruxelles. L'Ue "è una forte esportatrice" e quindi un euro forte indubbiamente la svantaggia, le imprese europee però investendo di più in ricerca e sviluppo possono essere più competitive a prescindere dal cambio debole.
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