Stoppare il finanziamento dei
gruppi armati nei paesi in via di sviluppo. E' l'obiettivo
dell'accordo raggiunto oggi tra le istituzioni Ue sul
regolamento per il commercio dei minerali di guerra. Le nuove
misure, che riguardano tanto la produzione quanto
l'importazione, verranno applicate al commercio di oro,
tungsteno, tantalio e stagno a partire dal 2021. "Le regole che
abbiamo concordato oggi rappresentano un enorme passo avanti per
fermare le violazioni dei diritti umani e i conflitti armati
finanziati dal commercio di minerali", ha affermato la
commissaria al commercio Cecilia Malmstroem", che si è detta
"convinta che avrà un impatto reale" e auspicando che "il
modello Ue sarà ora un esempio per altri Paesi".
Il regolamento è impostato per garantire l'approvvigionamento
sostenibile per oltre il 95% di tutte le importazioni Ue di
stagno, tantalio, tungsteno e oro, che saranno oggetto di
disposizioni delle due diligence previste dall'Ocse a partire
dal 1 gennaio 2021. Nel frattempo verranno messi in atto tutti i
passaggi necessari per garantire la piena attuazione del
regolamento. A pieno regime le imprese produttrici e
importatrici dovranno monitorare che i minerali non provengano
da zone in guerra, e dovranno certificare ogni passo alle
autorità competenti che verranno create in ogni stato membro.
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