"Mi limito a definire poco
opportuno l'intervento a gamba tesa della Commissione Europea":
così il vicepresidente di Confcommercio e presidente di
Conftrasporto Paolo Uggè ha commentato la decisione di Bruxelles
di aprire procedure di infrazione contro la Francia e la
Germania perché hanno deciso di introdurre una normativa che
fissa un salario minimo per tutti i trasportatori che transitino
sui loro territori.
"I due Paesi - osserva Uggè - hanno introdotto normative che
mirano a tutelare le imprese di trasporto, che sono messe in
difficoltà da azioni di concorrenza sleale da parte di Paesi che
sfruttano le possibilità che derivano da un costo del lavoro più
basso. Invito la Commissione Europea ed il Parlamento Europeo ad
intervenire con rapidità sull'argomento che trova molto
sensibili gli imprenditori e lavoratori italiani. Non è con
azioni di minaccia ma affrontando un problema che esiste ed è
reale che l'Istituzione comunitaria dimostra di avere una
utilità ed evita che gli spiriti anti euro, trovino sempre più
spazi".
"Il costo del lavoro - continua Uggè - ha una grande
rilevanza sui costi delle imprese e non può essere affrontato
con iniziative come quella annunciata dalla Commissione Europea,
ma deve essere compresa e risolta in chiave europea".
"Al Governo italiano ed al ministro Del Rio, Conftrasporto nei
prossimi giorni chiederà - conclude il vicepresidente di
Confcommercio - un provvedimento che, rifacendosi alle
esperienze in atto in altri Paesi vicini, introduca norme in
grado di evitare lo sfruttamento di lavoratori e forme
distorsive della concorrenza".
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