Nuovo record di prodotti non
alimentari pericolosi stoppati sul mercato europeo nel 2014,
quasi 2.500, grazie al sistema d'allarme rapido Ue Rapex. Ancora
una volta, è dalla Cina che proviene la stragrande maggioranza
(64%, come nel 2013) dei beni di consumo che mettono a rischio
la salute.
Dai seggioloni che si ribaltano agli accendini-giocattolo,
dai vestitini alle bambole con parti piccole staccabili a
rischio soffocamento sino alle maschere di carnevale
infiammabili, sono state 2.435 le segnalazioni dei 28, con un
aumento del 3% rispetto al 2013. Tra i prodotti a cui stata
fatta particolare attenzione lo scorso anno anche le perline per
i braccialetti dei bimbi, i termos con rivestimento isolante
all'amianto e le scale da lavoro pericolose. A queste sono
seguite ulteriori 2.775 azioni. L'Italia ha inoltrato circa 40
segnalazioni ed effettuato 25 azioni di follow-up. E' sceso a 39
il numero di prodotti 'made in Italy' tra i segnalati non a
norma Ue, dai 42 del 2013 e i 52 del 2012.
I prodotti più pericolosi si confermano quindi i giocattoli
(28%) e i prodotti tessili (23%), seguiti dal materiale
elettrico (9%) e dagli autoveicoli (8%). I paesi che hanno
effettuato il maggior numero di segnalazioni restano la Germania
(296), l'Ungheria (291) e la Spagna (280), in un quadro di
tendenza piuttosto stabile nel corso degli ultimi anni e che
dipende, spiegano gli esperti della Commissione, da tipologia e
dimensioni dei mercati nazionali, importazioni, situazione
geografica e tipologia di controlli alla dogana e legislazione
vigente. Oltre alla Cina, gli altri prodotti pericolosi
provengono dai paesi europei (14%), Turchia (3%), altri paesi
terzi (12%), mentre il 7% sono di origine ignota.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA