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Puglia si candida a progetto pilota in Ue su decarbonizzazione

Puglia si candida a progetto pilota in Ue su decarbonizzazione

Proposta durante conferenza a Taranto organizzata con Comitato Ue Regioni

27 novembre 2018, 11:34

Redazione ANSA

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Puglia si candida a progetto pilota in Ue su decarbonizzazione - RIPRODUZIONE RISERVATA

TARANTO - Il progetto di decarbonizzazione della Regione Puglia si candida a diventare esperienza pilota in Europa nella Piattaforma delle cosiddette "Coal intensive Regions". La proposta è stata già presentata nelle sessioni WHO alla COP 22 di Marrakech e COP 23 di Bonn nonché pubblicata sulla rivista "Lancet Planetary Health" l'11 Febbraio 2018. Ieri, nel corso della conferenza internazionale sulla decarbonizzazione a Taranto, organizzata dalla Regione Puglia con il Comitato europeo delle Regioni, i dettagli della Road map sono stati illustrati dall'ingegnere Barbara Valenzano, Direttore del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Puglia e organizzatrice della giornata europea in terra Jonica.

 

Si intende "trasformare gradualmente la grande acciaieria Ilva di Taranto - ha chiarito Valenzano - in un modernissimo impianto ibrido con il progressivo abbandono degli altiforni a carbone e sostituzione graduale con forni basati sulla tecnologia DRI (ferro preridotto) alimentati nell'immediato a gas, e in un futuro prossimo addirittura ad idrogeno, evitando di sprecare risorse nel ricostruire gli altoforni a carbone oggi inattivi". L'uso del Gas naturale "viene proposto, secondo le Linee Guida della Lancet Commission, per una fase transitoria - ha puntualizzato il Direttore del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione - nel breve termine, avendo la Puglia come punto di approdo quello di un definitivo abbandono dei combustibili fossili. Il gas necessario alla decarbonizzazione è già presente nella rete Snam ed è già esente dalle accise di Stato ai sensi del decreto legislativo 26/2007, riducendo così al minimo al minimo la differenza di costo anche senza tener conto di quelli ambientali e sanitari. Il gas sarebbe una soluzione a breve termine per consentire il mantenimento di tutti i posti di lavoro e l'abbattimento drastico dell'impatto ambientale e sanitario prima di passare all'uso dell'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili per il cui utilizzo gli impianti a gas sono già predisposti in partenza". La proposta prevede inoltre "dismissione e bonifica delle vecchie aree di stabilimento, con il ripristino ambientale del sito industriale".

 

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