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Migranti: Comitato Regioni, legare fondi Ue a accoglienza

Migranti: Comitato Regioni, legare fondi Ue a accoglienza

Difesa della politica di coesione in vista plenaria dell'11/5

BRUXELLES, 28 aprile 2017, 19:38

Redazione ANSA

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Migranti: Comitato Regioni, legare fondi Ue a accoglienza - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - L'Italia torna all'attacco per difendere la politica di coesione e chiedere che venga legata all'impegno degli Stati nella gestione della crisi migratoria. Molti membri italiani del Comitato europeo delle regioni (CdR) hanno firmato alcuni emendamenti al parere sul futuro della politica di coesione che sarà discusso e votato dalla plenaria l'11 maggio. Gli emendamenti, che hanno come primi firmatari il consigliere comunale di Brindisi Mauro D'Attis (Fi) e il sindaco di Catania nonché guida della delegazione italiana Enzo Bianco (Pd), hanno trovato ampi consensi su entrambe le sponde politiche, compresi i presidenti di Umbria (Marini), Sicilia (Crocetta), Molise (Di Laura Frattura), Sardegna (Pigliaru), Toscana (Rossi) e Lazio (Zingaretti).

 

A marzo, i rappresentanti degli enti locali guidati da Michele Emiliano e dalla sindaca di Riccia (Campobasso) Micaela Fanelli, avevano già provato a modificare il testo redatto dal tedesco Michael Schneider durante i lavori di commissione, ma senza successo. Ora proveranno a portare la battaglia in plenaria per chiedere che, nonostante la Brexit, i fondi per la politica di coesione post-2020 non siano inferiori a quelli del ciclo attuale, che la riduzione del divario fra regioni resti uno degli "obiettivi principali" della politica di coesione, che il cofinanziamento nazionale venga escluso dal Patto di stabilità, e che venga "abbandonata" la condizionalità macroeconomica ma, al contrario, ne sia introdotta una nuova legata alla "gestione condivisa dei crescenti flussi migratori".

 

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