"Le potenzialità" dell'industria turistica sono enormi, "tanto che oggi cominciamo a chiederci dove sia il limite", ha dichiarato Ciuoffo, per questo "consideriamo una buona pratica aver incluso nella nuova legislazione regionale sul turismo modelli di gestione sostenibile", in modo che i flussi non si concentrino solo su poche mete.
È necessario quindi puntare sul sostegno alle nuove imprese, promuovere l'offerta turistica sui mercati internazionali e sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. "L'obiettivo principale è l'aumento dell'attrattività del patrimonio culturale con un miglioramento delle condizioni di offerta e fruizione dei territori e opportunità di crescita per tutte le filiere produttive legate all'offerta culturale e turistica". È necessario quindi che "il turismo acquisisca una posizione centrale sia nell'agenda europea che in quelle nazionali", ma bisogna evitare che le "città d'arte prese d'assalto" svuotino i centri storici espellendo i residenti. "È evidente che noi dobbiamo cominciare ad agire con politiche vere di attività d'impresa" ha aggiunto Ciuoffo a margine del suo intervento, bisogna "individuare una visione, non basta mettere tutto sul tavolo.
Dobbiamo darci un fine, che per noi è scaricare la pressione del turismo sulle città d'arte e valorizzare al tempo stesso l'altra Toscana, il territorio vastissimo che è estremamente attrattivo". "Se ci riusciamo", ha concluso l'assessore, "troviamo lo strumento per la tenuta dei territori, per evitare il processo di inurbamento che sta stravolgendo la nostra regione".
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