Il ministro degli esteri greco Georgios Katrougalos ha proposto ai colleghi che partecipano alla conferenza del sud Mediterraneo di sostenersi a vicenda, votandosi l'uno con l'altro, nella partita per le agenzie europee del farmaco (Ema) e l'Autorità bancaria (Eba) che dovranno traslocare da Londra per la Brexit. "Se passiamo il secondo turno contiamo sul sostegno italiano, e se ci sarà Milano, lo voteremo", afferma.
"Cipro non ha favoriti" nella corsa per l'Agenzia europea del farmaco (Ema) che dovrà traslocare da Londra per la Brexit. "Il fatto che Cipro sia stata neutralizzata dagli stessi criteri previsti, è per noi un vero punto di protesta". Così il ministro degli Affari esteri di Cipro Ioannis Kasoulides.
Come fa "un piccolo Paese nella periferia" se si chiede un edificio già pronto - chiede -. "Abbiamo proposto di costruire un edificio secondo i criteri dell'Ema, e di regolare la frequenza dei voli, e via di seguito. Cipro, un piccolo Stato nella periferia dell'Ue è stato essenzialmente" messo fuori gioco dai criteri.
L'Ema "certamente deve venire" a Bratislava "perché abbiamo fatto ciò che avevamo promesso, presentando una proposta molto buona e competitiva", che centra "i principali obiettivi. E dopo tutto ci aspettiamo un po' di equità. La Slovacchia è uno dei cinque Paesi che non ha alcuna agenzia europea, e questo è il momento per porvi rimedio". Così il ministro per gli affari europei slovacco Ivan Korcok arrivando al consiglio Affari generali Ue, dove si parlerà anche della ricollocazione delle agenzie europee Ema e Eba.
"Ciò che ho visto in alcune delle relazioni che non sono state diffuse al pubblico è che Copenaghen ha tutte luci verdi, per tutti i criteri" previsti per la ricollocazione dell'agenzia europea del farmaco Ema. "E' l'unica città" candidata "ad averli". Ciò che abbiamo in più rispetto ad Amsterdam "è che abbiamo un edificio già pronto e questa è uno dei punti principali". Così il ministro degli Affari esteri danese Anders Samuelsen.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA