Lanciato per favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di coloro con un'età compresa tra i 15 e i 29 anni che non studiano, sono senza un impiego e non seguono corsi di formazione (i cosiddetti NEET), il programma Garanzia Giovani, secondo la ricerca condotta da Europartners, è partito con una quota di adesioni del 15% nel 2014 facendo registrare un picco nel 2015 del 23%. Ma già nel 2016 i NEET che in Italia hanno usufruito del programma sono tornati a essere il 15% del totale e quest'anno, in base agli ultimi dati, si è scesi al 7%.
Un trend negativo che trova riscontro nelle opinioni espresse dal popolo dei 'social' su Twitter e Facebook, secondo il quale Garanzia Giovani non ha segnato alcun miglioramento nella situazione lavorativa dei giovani. In base alle rilevazioni effettuate, le parole associate al programma e più utilizzate sono risultate essere, nell'ordine, 'ritardo', 'fallimento' 'pagamenti mancati'.
L'appuntamento di Bruxelles sarà quindi l'occasione per fare il punto della situazione e mettere sul tavolo nuove idee per rilanciare uno strumento di cui si sente comunque ancora il bisogno, in considerazione dell'elevato tasso di disoccupazione che ancora caratterizza il mondo del lavoro giovanile, in particolare nelle regioni del Mezzogiorno.
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